04 settembre 2010

Le difficoltà politiche di Cennami nascono da come è amministrata male la Città.


MONDRAGONE. Giovanni Schiappa (nella foto), consigliere provinciale e capogruppo consiliare de “Il Popolo della Libertà” di Mondragone, evidenzia che l’assenza di una maggioranza politica alla guida della Città è possibile riscontrarla leggendo gli atti prodotti dall’Amministrazione Cennami senza dover per forza ricorrere alla lettura quotidiana degli articoli relativi ad una vera e propria telenovela che ha letteralmente stancato l’intera Comunità.
“Il primo Bilancio del Sindaco Cennami, quello del 2009, fu approvato alle 5 e mezzo del mattino, mentre la seduta di approvazione del Bilancio 2010 ha visto il Primo Cittadino dimettersi dinanzi alla Città, per poi ritirare le proprie dimissioni senza risolvere con i suoi! Questi due fatti hanno condannato il tanto decantato cambiamento di Cennami a semplice chiacchiera da bar senza contenuti né amministrativi né politici. Bisognerebbe ricordare al Sindaco che per proporre il cambiamento esistono documenti di Bilancio in cui inserire le proprie progettualità con le quali costruire una linea amministrativa alternativa e non limitarsi a dichiarare ai giornali, come ha fatto di recente, di aver voglia di continuare un percorso costruttivo necessario dopo i presunti disastri dell’amministrazione precedente di centro destra.
Adesso basta…Nell’attuale pseudo maggioranza di centro sinistra ci sono autorevoli rappresentanti che hanno amministrato già in precedenza Mondragone per ben nove anni in qualità di Presidenti del Consiglio comunale, assessori e consiglieri. Se l’Amministrazione Cennami rimane una “compagine scompaginata” è perché sin dall’inizio della consiliatura non ha avuto mai un volto politico ed amministrativo chiaro agli occhi dei mondragonesi. Infatti anche il Piano delle Opere Pubbliche, ovvero gli investimenti che un’Amministrazione intende fare, non presenta alcuna novità. Anzi, per meglio dire, la Giunta Cennami non riesce neanche a realizzare quanto già finanziato in precedenza, come ad esempio il progetto delle piste ciclabili e la congiunzione tra via Pescara e via Padule, ovvero due interventi nati da un’esigenza diffusa in Città da diversi anni. Nel Bilancio 2010 è previsto un incasso di 1 milione di euro dall’utilizzo del photored per le infrazioni al Codice della Strada ma, l’attuale Amministrazione, come può pensare di poter incassare tanto se il relativo servizio non è stato neanche appaltato? L’anno scorso contestavamo una previsione troppo alta degli oneri concessori stimati in 1,4 milioni di euro ma non fummo per niente ascoltati, mentre per il 2010 si prevedono soltanto 400mila euro.
Ci chiediamo cosa è cambiato rispetto all’anno precedente, cosa è successo veramente, perché non vorremmo proprio che fosse accaduto quanto da noi più volte prospettato, ovvero che nel 2009 si è incassato realmente molto meno di quanto ampiamente previsto nel precedente bilancio dell’Amministrazione Cennami”.

c.s.