17 settembre 2010

LA SCUOLA DI SAN GREGORIO MATESE OCCUPATA DAI GENITORI CHE PROTESTANO PER LE PLURICLASSI.


SAN GREGORIO MATESE. La riforma Gelmini che oltre ad alcuni cambiamenti epocali propone anche una razionalizzazione delle classi e del personale prevede il taglio di 87.400 mila posti di lavoro degli insegnanti entro il 2012. Gli interrogativi che si aprono sono tanti per capire come la riforma garantirà una scuola di qualità e più vicina al mondo del lavoro e soprattutto in che modo. Come è noto vanno rispettati i parametri del DPR 233/98 e con le ultime disposizioni di legge, si è deciso di intervenire dall’anno scolastico 2010/2011, per proseguire nel 2011/2012, sui punti di erogazione(chiusura delle scuole con meno di 50 alunni). Di recente hanno intrapreso un’azione positiva, propositiva i sindaci dell’alto casertano, ma la questione va posta in termini diversi. Rimane aperto il discorso delle pluriclassi, anche perché, secondo una recentissima disposizione ministeriale, non si possono prevedere pluriclassi dalla prima alla quinta classe della primaria. Giova ricordare a tal proposito, che le istituzioni scolastiche devono avere, di norma, una popolazione, consolidata e prevedibilmente stabile almeno per un quinquennio, compresa tra 500 e 900 alunni. I parametri possono essere ridotti fino a 300 alunni nelle piccole isole e nei comuni montani come San Gregorio Matese. Se nelle grosse città i cambiamenti sono stati meno avvertiti nei piccoli paesi come San Gregorio Matese, piccolo centro della fascia montana del Parco Regionale del Matese, la razionalizzazione ha portato inevitabilmente alla creazione di pluriclassi nel plesso delle elementari ( 1^ e 2^ + 3^ e 4^). Vibrata è stata la protesta dei genitori che dal primo giorno di scuola sono in agitazione ed hanno occupato il plesso scolastico, impedendo lo svolgimento delle lezioni. I genitori degli alunni riunitisi in comitato di agitazione, lamentano che la creazioni delle pluriclassi si ripercuoterà sulla qualità della didattica e sulla sopravvivenza del plesso scolastico che rischia di scomparire in breve tempo. Gli insegnanti non potranno dedicare il tempo di prima ai più deboli, aumenteranno poi i problemi di disciplina. In queste condizioni è logico pensare che sarà più difficile trasmettere passione nelle materie da insegnare. Per la popolazione locale è importante tenere in vita la scuola di San Gregorio Matese onde evitare lo svuotamento del paesino, gia gravato da numerose problematiche essendo un paese di montagna. Solidarietà al comitato dei genitori è stata manifestata, a nome dell’amministrazione comunale, dall’Ass. Antonio Mallardo che ha dichiarato: “Ci batteremo in tutte le sedi istituzionali per garantire ai nostri scolari e al nostro paese quella identità culturale tipica del nostro popolo. Una circostanziata informativa sulla situazione della scuola di San Gregorio Matese, occupata dal comitato di genitori, è stata inviata a tutti gli organi competenti al Prefetto e al Dirigente Scolastico Provinciale.” Appare utile, alla luce delle considerazioni fatte, che si apra un tavolo di confronto con la Regione e la Provincia, vista la rilevanza delle scelte in gioco per la qualità dell’offerta formativa e lo sviluppo del territorio.


Pietro Rossi