10 settembre 2010

Concorsi pubblici al Comune di Gallo Matese: Confreda come Houdini; il bando c’è, ma non si vede!


GALLO MATESE. A tutto aveva abituato i propri concittadini il sindaco di Gallo Matese Confreda (nella foto), ma non all’esercizio delle arti magiche e divinatorie. Mi riferisco alla massiccia pubblicazione, evidentemente effettuata a fini propagandistici, degli avvisi dei concorsi pubblici a tempo indeterminato per geometra e autista di scuolabus – operaio specializzato.
Gli avvisi di concorso sono stati pubblicati a pagina 123 della Gazzetta Ufficiale – serie concorsi n. 69 di martedì 31 agosto e prontamente diffusi sulla stampa e sui siti specializzati di concorsi (ad esempio http://www.concorsi.it/). La prima stranezza sembra la scadenza per la presentazione delle domande, 15 Novembre per il posto da operaio e 2 Novembre (!!!) per il posto da tecnico comunale: generalmente i termini di presentazione delle domande di partecipazione alle selezioni pubbliche scadono nei 30 giorni successivi proprio alla pubblicazione sulla G.U.; tuttavia, lasciare un po’ di tempo in più ai concorrenti non è un male, anzi! Tanto entusiasmo, però, viene prontamente raffreddato dalla fase successiva: i due avvisi pubblicati indicano il sito web del comune per reperire il bando e lo schema di domanda di partecipazione; ebbene, visionando il sito del comune di gallo (http://www.comune.gallomatese.ce.it/) dei bandi non vi è nessuna traccia, né sulla homepage (dove c’è una voce “elenco concorsi”) né altra indicazione si trova sbirciando nel link in alto “albo pretorio”. Il ligio candidato, allora, seguendo anche in questo le indicazioni degli avvisi pubblicati sulla G.U., rimane stupefatto delle risposte fornite dagli uffici comunali contattati telefonicamente, che non sanno letteralmente che pesci prendere: concorso indetto, concorso non indetto, concorso sospeso… Sorge allora qualche dubbio, in particolare nell’animo di numerosi giovani intenzionati a partecipare alla selezione: ma i concorsi ci sono o non ci sono? Se sì, perché non pubblicare il bando su internet? Se no, perché illudere con le pubblicazioni addirittura sulla Gazzetta i due avvisi, che prevedono persino una scadenza già fissata ed espressamente rinviano al sito? Ed ancora, in questa situazione di incertezza sulla trasparenza di questo modo di fare, è corretto recarsi di persona in comune e fotocopiare bando e domanda (svantaggiando chi magari è fuori, per lavoro o per studio)? Male lingue del posto, comunque, assicurano che bandi e domande, ormai “sacri testi”, sono già nelle mani di chi è fermamente convinto di entrare a far parte a breve dell’organico del piccolo comune montano. Verrebbe da dire: “Brunetta, dove sei?”