31 agosto 2010

Presentismo e incapacità di evoluzione!


COMUNICATO STAMPA

A TUTTI I LAVORATORI DELLA REGIONE CAMPANIA: G.R.C.
La RSU CGIL
in merito agli articoli apparsi sul giornale “Il Mattino” sul presunto esito dell’ispezione da parte del Ministero dell’Economia, in quanto la relazione ufficiale non sembra sia stata ancora consegnata, e in particolare sulle questioni che riguardano il Personale della Giunta Regionale, ritiene doveroso fare alcune osservazioni :

Il numero dei dipendenti oggi in servizio presso la Giunta Regionale della Campania (che non ci risulta siano 7.000, ma poco più di 6.000) è frutto di una politica regionale che risale alla notte dei tempi che ha privilegiato l’accentramento delle funzioni anziché il decentramento. Altre Regioni, come la Lombardia, che hanno invece optato per la seconda ipotesi si sono dotate di Enti strumentali ai quali trasferiscono le risorse necessarie al funzionamento, compreso quelle per il personale. Tale spesa pertanto seppur sostenuta dalle Regioni in maniera indiretta, non rientra tra quelle prese in considerazione nella valutazione del rispetto del Patto di Stabilità.

Tra l’altro l’operato degli Enti strumentali sfugge ai controlli della Corte dei Conti sulla correttezza amministrativa e sulla trasparenza degli affidamenti e quindi da questo punto di vista la scelta dell’accentramento non va valutata negativamente, ma può rappresentare la base per avviare una seria politica di razionalizzazione della spesa pubblica ed evitare zone d’ombra nelle modalità degli appalti.

In merito alle risorse disponibili per il salario accessorio si fa notare che esse sono definite annualmente in base a precise norme contrattuali nazionali (art.31 del CCNL del 22.01.04) e utilizzate per il pagamento di incarichi di posizione organizzativa, per il turno, la reperibilità, indennità per autisti, per addetti all’Antincendio boschivo, etc, Tali strumenti contrattuali hanno, tra l’altro, consentito di ridurre al minimo il ricorso al lavoro straordinario grazie alla possibilità introdotta di poter prevedere una notevole flessibilità dell’orario di lavoro per venire incontro alle esigenze dell’utenza.
La paventata riduzione del salario accessorio dei dipendenti della Regione Campania non farebbe che aumentare, tra l’altro, la disparità di trattamento economico tra i lavoratori del Nord e quelli del Sud, introducendo di fatto le gabbie salariali tanto care al ministro Tremonti .

Ciò premesso la scrivente RSU CGIL non intende sottrarsi ad un serio confronto con l’Amministrazione Regionale per definire la riorganizzazione degli uffici affinché essi rispondano sempre meglio e più alle esigenze dei cittadini-utenti, ad esempio aprendo immediatamente un confronto sulla riforma dell’ordinamento amministrativo regionale prevista dalla legge regionale n.8 del 6.08.2010.

Chiede, pertanto, all’Amministrazione regionale di confrontarsi sui temi della riorganizzazione e dell’efficienza del lavoro e di fermare quanti in modo demagogico e populista, attribuiscono la responsabilità delle inefficienze e degli sprechi esclusivamente ai dipendenti.

Continuare su questa strada, mortificando le professionalità presenti nell’Amministrazione regionale finirebbe per diffondere il sospetto che la Giunta attuale, dopo una iniziale azione di pulizia radicale, voglia ritornare alla dissennata politica degli incarichi e delle consulenze esterne.

La RSU CGIL attuerà tutte le forme di lotta possibili affinchè tale disegno venga scongiurato

RSU – RLS
Luigi D’Avanzo