29 luglio 2010

Posta la prima pietra per la nascita di una comunità sostenibile ma di strada c’e n’è ancora da percorrere.


CASTEL CAMPAGNANO. L’associazione culturale “Domus amicitiae” di Squille (CE), affiliata ANSPI, in sinergia con le altre associazioni del territorio, la Proloco cittadina, Selvanova per il sociale e il Centro Sociale Anziani, ha organizzato nell’ambito dell’iniziativa delle “Giornate Verdi” per la tutela di ambienti ed aree verdi soggette a degrado ed abbandono, una tavola rotonda sul tema del “Riciclaggio e qualità della vita: la via sostenibile”, invitando amministratori locali tra cui l’assessore al ramo del comune di Castel Campagnano, Marcuccio e il sindaco di Caiazzo Giaquinto (nella foto), associazioni ambientaliste e dirigenti del consorzio dei rifiuti Unico per osservare il problema da angolazioni diverse e analizzarne le multiformi sfaccettature. Ognuno ha offerto dati e disamine tecnicamente esaustive. Il sindaco Giaquinto insieme all’assessore della sua giunta, Chichierchia, ha presentato il modello-Caiazzo, comune più virtuoso del medio Volturno per quanto attiene la raccolta differenziata, città Slow Food dai prodotti tipici del marchio Dop. In questi giorni Giaquinto anticipando l’entrata in vigore della legge nazionale contenuta nella precedente finanziaria, ha emanato un’ordinanza, “No plastic bag”, con cui bandire da tutti gli esercizi commerciali i sacchetti di plastica utilizzando quelli in mater-bi. La sua fondamentale esperienza può essere d’aiuto e di stimolo per il nostro Comune. L’assessore Marcuccio, in sede di dibattito , ha adottato il provvedimento, rassicurando le associazioni ed i cittadini presenti sull’inserimento del prossimo concesso comunale, di una discussione sul punto e di una emanazione a breve, ricordando anche che Castel Campagnano ha raggiunto un livello di raccolta differenziata pari al 62%. Il dott. Costagliola dell’associazione ambientale Terra Nostra, ha calcato il punto sulla realizzazione di sinergia tra istituzioni, associazioni, mondo del volontariato per sensibilizzare tutti a creare un modello virtuoso, sostenibile ed eco-compatibile, partendo dall’educazione in famiglia ed a scuola. Noi, abbiamo preso in prestito la terra dai nostri figli, non l’abbiamo in eredità dai nostri padri. Questo vecchio adagio indiano è stato il filo conduttore del dibattito. Dopo aver ascoltato la disamina dei relatori , sapientemente dal dr. Alfredo Stella, sensibile al richiamo di temi d’attualità così stringente, le associazioni promotrici hanno consegnato all’Amministratore comunale un documento congiunto contenente proposte a breve scadenza (distribuzione di composti familiari) e proposte a medio-lungo termine (istituzione di un tavolo permanente di studio per la bonifica del fiume Volturno trasformandolo così in risorsa, coinvolgendo comuni, province, autorità di bacino ed associazioni culturali, interessate dal suo percorso). Intanto si è posta la prima pietra affinchè la nostra sia una comunità sostenibile ma di strada c’e n’è ancora da percorrere.


Pietro Rossi