29 luglio 2010

“Colori e Sapori”, mostra di arte contemporanea in Grecia dell’artista mondragonese Claudio Di Lorenzo.


MONDRAGONE. Dal 29 agosto al 5 settembre 2010 Claudio Di Lorenzo esporrà a Prèveza i suoi quadri in una importante mostra d’arte contemporanea che ha come partners la Regione Campania, la Provincia di Caserta, l’Assessorato al Turismo del Comune di Mondragone, la Pro Loco di Mondragone, l’Associazione “La Rocca del Drago” e l’Accademia Internazionale “Città di Roma” di Scienze, Arte, Cultura e Spettacolo. La mostra, che va sotto il nome di “Colori e Sapori”, approda per la prima volta in Grecia e rappresenta un evento che assume l’impegno di recuperare e valorizzare le forme artistiche di espressione umana e di tutto il patrimonio culturale possibile del territorio dell’antica Sinuessa. La presenza del tanto decantato vino falernum di Moio e della gustosa mozzarella di bufala dell’Antico Casale faranno dell’inaugurazione della mostra un momento di promozione delle eccellenze della terra natìa dell’artista. Claudio Di Lorenzo è artista vero che, grazie al suo prepotente istinto pittorico, trasferisce nei suoi soggetti un clima di nobiltà antica che lo libera dalle angustie del pittoresco.
Nei suoi lavori si coglie una forte esigenza di comunicare ed esprimere, e la sua dedizione a rappresentare fedelmente dei soggetti, arricchendoli di una profonda carica umana, ci consente di ascrivere il suo stile ad un preciso neorealismo. Calma, vigorosa e quasi arcaica semplicità traspare dalle sue “nature morte” o da ”le marine”, mentre i suoi ”volti” sono composti con una vigorìa asciutta del disegno. Lo studio attento del colore, la nitidezza delle immagini, la luminosità di ampio taglio dei suoi paesaggi ci trasmettono emozioni così profonde da considerare i suoi quadri dei percorsi di vera arte. Egli è attento a quelle cose che hanno “il sapore del tempo” e i suoi dipinti sono la nitida documentazione di un mondo, di quel mondo che le persone libere cercano di recuperare, non solo per viverlo ma per poterlo lasciare quale eredità alle nostre generazioni future.Così troviamo quell’humus che poi permette la crescita e quindi il ricordo, non solo come nostalgia del passato ma come premonizione dell’avvenire.


c.s.