17 giugno 2010

PROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE TRA COMUNE DI PIETRAVAIRANO E REGIONE CAMPANIA PER LE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO.

PIEDIMONTE MATESE. Il Comune di Pietravairano oggi pomeriggio presso la sede della Regione Campania di Piedimonte Matese firmerà un Protocollo di collaborazione con il Centro di Formazione e Orientamento Professionale Regionale di Piedimonte Matese per la fornitura di progettazione completa di azioni inerenti l’ampliamento dell’offerta formativa globale sia in ambito nazionale che in ambito comunitario, con riferimento anche alle proprietà progettuali contenute nei bandi nazionali, regionali, comunitari e successive modifiche ed integrazioni. A firmare l’accordo, alla presenza degli Assessori provinciali alle Politiche Attive del Lavoro Gimmy Cangiano e dell’Assessore al Bilancio, Finanze e Rapporti con la Unione Europea Marco Cerreto, saranno il Sindaco di Pietravairano e il responsabile della struttura regionale Michele Santoro che si impegnano con gli enti rappresentati a strutturare un rapporto di cooperazione finalizzato alla promozione delle politiche attive del lavoro e centrato sull’articolazione di un sistema integrato di orientamento e formazione. Con il Decreto Legislativo 23 dicembre 1997 n° 469, in attuazione della legge 15 marzo 1977 n° 59 sul decentramento amministrativo, sono state poste le basi per la costruzione di un moderno sistema di politiche attive del lavoro, in cui i servizi alle persone assumono la connotazione di un impegno fondamentale. La finalità di promozione delle politiche attive del lavoro, ha spiegato Michele Santoro, si basa sullo sviluppo d i un sistema integrato tra istruzione, formazione e lavoro, volto all’innalzamento dei livelli di istruzione, al supporto e all’orientamento dei percorsi individuali, formazione e lavoro e alla rilevazione dei bisogni territoriali formativi e occupazionali, al fine di favorire l’incontro tra domanda e offerta nel mercato del lavoro. Le parti si impegneranno a tal fine alla piena condivisione dei dati e delle informazioni a disposizione, nel rispetto della normativa a tutela della riservatezza dei dati personali e alla programmazione e alla progettazione di attività adeguate ai bisogni del territorio. L’intesa istituzionale tra i due enti, tende a rendere fruibili i modelli e strumenti di orientamento e formazione sperimentali per contribuire alla realizzazione di una rete per l’orientamento tra i vari soggetti istituzionali. Saranno inoltre attivate sperimentazioni del progetto SU.A.R.I.S. con attività di formazione ed azioni di animazione territoriale. Il Protocollo consentirà di rafforzare la concertazione con le parti sociali e gli attori istituzionali e permetterà di attivare presso il C.F.P.R. ed il C.O.P. nuovi servizi e funzioni di supporto in una logica di integrazione fra risorse e competenze presenti sul territorio. L’attivazione del protocollo di collaborazione, conclude Michele Santoro, rappresenta un importante punto di partenza per l’attivazione sul territorio di azioni fondamentali per le politiche attive del lavoro che coinvolge l’intera rete dei soggetti interessati ad uno sviluppo organico e coordinato. Spesso e per molto tempo abbiamo assistito ad iniziative verticistiche che nulla hanno in comune con i soggetti interessati. Oggi invece inizia un percorso che partendo dal basso evidenzia le esigenze del territorio in relazione alle risorse locali.

Pietro Rossi