07 giugno 2010

PARTE LA RACCOLTA FIRME PER LA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE PER GLI INCENTIVI A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI CAMPANI .


PIEDIMONTE MATESE. Non è più tempo di guardare a campanilismi e interessi personali, ne va della salvezza dell’intero Matese. Parte domenica 20 Giugno alle ore 10,00, presso le chiese e le piazze dei comuni dell’alto casertano la raccolta firme per la proposta di legge regionale “Incentivi a favore dei piccoli comuni campani atti a contrastarne lo spopolamento e a favorirne la ripopolazione.” Chiamiamo a raccolta tutti i giovani matesini, ribatte il coordinatore del Gruppo Matese 2.0 Prof. Marco Fusco (nella foto) ex presidente del Consiglio Generale della Comunità Montana del Matese, le associazioni, la chiesa locale, la gente comune per questa battaglia di civiltà. Stiamo vivendo un momento storico, politico ed economico a dir poco drammatico. Il nuovo censimento ci dice che lo spopolamento avanza senza conoscere ostacoli. I giovani scappano, da noi due giovani su tre sono senza lavoro, il 5 % della popolazione rimane analfabeta, rispetto alla media nazionale che si attesta intorno all’ 1,5% e, ancor più grave, l’analfabetismo di ritorno colpisce intere fasce della popolazione. Il territorio matesino presenta oggi, rispetto all’intero quadro nazionale: uno dei più alti indici di popolazione anziana, uno dei più bassi tassi di natalità, uno dei più alti tassi di mortalità. Ecco perché non è più procrastinabile l’idea di una legge ad hoc per i piccolo comuni. La proposta di legge regionale consta di 14 articoli. La proposta di legge stabilisce che “La regione, nel pieno rispetto dei dettami costituzionali ed in attuazione del principio di sussidiarietà così come formulato dal titolo V della Costituzione e della riforma istituzionale in senso federalista, persegue lo sviluppo sociale, culturale, civile ed economico dei territori dei piccoli comuni, attraverso la promozione ed il sostegno delle attività economiche, sociali, ambientali, culturali in essi esercitate e la tutela e la promozione del patrimonio paesaggistico, rurale, religioso, storico-culturale custodito in tali comuni, favorendo altresì l’adozione di misure in favore dei cittadini residenti e delle attività economiche, con particolare riferimento al sistema dei servizi territoriali. Ai fini della presente legge per i piccoli comuni si intendono quelli con popolazione fino a duemila abitanti sulla base dell’ultima rilevazione demografica. Al fine di favorire il processo di riorganizzazione sovracomunale dei servizi, delle funzioni e delle strutture la regione ne promuove e ne incentiva la gestione associata. La regione incentiva con azioni proprie l’utilizzo delle moderne tecnologie dell’informatica nel processo di ammodernamento di piccoli comuni nella gestione associata dei servizi e delle funzioni comunali” . La nostra determinazione,conclude il Prof. Fusco, è sorta dalla constatazione del gravissimo calo demografico subito dagli anni ’70 con le ugualmente gravi ed ineluttabili conseguenze a tutti note.


Pietro Rossi