05 giugno 2010

L’Alto Casertano ha bisogno di propri rappresentanti forti e coesi nelle varie Istituzioni locali e centrali per lo sviluppo e la crescita economica.


BAIA LATINA. Qualunque territorio, per lo sviluppo e la crescita economica, ha bisogno di propri rappresentanti forti e coesi nelle varie Istituzioni locali e centrali. La rappresentanza riveste un’importanza primaria rispetto ai molteplici problemi della vita quotidiana. Se questo avviene, senza dubbio, è perché oggi la società civile non si riconosce più nelle Istituzioni o meglio, perché manca ogni forma di fiducia verso chi è preposto alla difesa dei diritti dei più deboli, è perché manca ogni forma di collaborazione e raccordo tra eletti e cittadino. Se poi ad un vasto territorio mancano proprio i rappresenti nelle varie Istituzioni provinciali e Regionali, allora pensare ad uno sviluppo ed al miglioramento delle condizioni di vita diventa veramente arduo. Pensare che l’intero territorio del Matese potesse non essere rappresentato nelle istituzioni sembrava impossibile, invece oggi alla luce dei risultati elettorali tutti abbiamo dovuto prendere coscienza che si era realizzato quello che tutti noi avevamo sempre sperato che non accadesse. Se oggi il nostro territorio, dichiara Michele Santoro (nella foto), è privo di rappresentanti nei parlamentini di provincia e regione questo è dovuto essenzialmente alla forte frammentazione del voto. Però oggi, alla luce della formazione della Giunta Regionale e Provinciale, dobbiamo prendere atto che il nostro territorio è diventato solo un territorio di conquista, è diventato solo un bacino di voti al quale attingere per questo o quel partito. Ritengo veramente strano e mortificante, continua Michele Santoro, constatare che il territorio della media valle del Volturno è esclusa da tutti gli orgoni di gestione Provinciale. Eppure, questo territorio è stato sempre rappresentato sia a livello Regionale che Provinciale. Evidentemente i politici locali di un tempo o avevano più peso, più spessore politico nei rispettivi Partiti di appartenenza oppure avevano altro spessore politico. Sembra quasi come se il Matese non appartenesse alla Provincia di Caserta, sembra quasi come se il nostro territorio fosse una entità estranea alla vita politica provinciale, sembra quasi come se fossimo di colpo diventati un peso per l’intera Provincia. Eppure stranamente nella tanto chiacchierata prima Repubblica eravamo degnamente rappresentati sia nella Istituzione Regione con Consiglieri ed Assessori che nella Istituzione Provincia con Copnsiglieri ed Assessori. Negli anni scorsi tutti, da destra e da sinistra, ci siamo affannati a condannare la prima Repubblica, sia nei comportamenti che nei rappresentanti. Evidentemente mai potevamo pensare, che oggi alla luce di quanto è stato perpretato a danno del nostro territorio, di finire cosi in basso nello scenario politico provinciale. Gli avvenimenti di questi giorni dimostrano, se vi fosse la bisogno, in modo chiaro ed inequivocabile che in politica nulla si inventa ma tutto si costruisce nel tempo se non addirittura negli anni con serietà, impegno, progettualità, lavoro e professionalità. Ritengo che sia giunto il momento, conclude Michele Santoro, di verificare con i cittadini interessati a mezzo di apposito referendum la volontà di aderire ad altra provincia e addirittura ad altra regione.

Pietro Rossi