24 aprile 2010

TRE STORIE ITALIANE PER RICORDARE LA LIBERAZIONE.


PIEDIMONTE MATESE. Oggi 24 Aprile presso l'Auditorium S.Domenico di Piedimonte Matese, con inizio alle ore 10, 00, si svolgerà una pubblica manifestazione per commemorare la Festa della Liberazione a cui parteciperanno gli alunni delle scuole cittadine. Sono previsti gli interventi del Sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello, del vicesindaco e assessore alla P.I. Costantino Leuci e del Prof. Felicio Corvese. Sarà presentato in anteprima il documentario “Liberatori/Liberati, tre storie italiane”, a cura di Felicio Corvese, realizzato dal Centro Studi “Francesco Daniele”, in collaborazione con l’Istituto per la Storia della Resistenza “Vera Lombardi” e con il patrocinio della Provincia di Caserta. Il documentario, per il quale la segreteria generale del Quirinale ha fatto pervenire una nota di vivo apprezzamento del Capo dello Stato, propone tre vicende particolarmente drammatiche e significative riguardanti gli anni della lotta di liberazione italiana dal nazifascismo. Si tratta delle storie di due cittadini casertani, Paolo Bernardi e Vincenzo Limongi, e del cittadino di Faicchio, in provincia di Benevento, Giuseppe Crocco. Paolo Bernardi e Vincenzo Limongi sono stati testimoni oculari e vittime di due degli episodi più tragici dell’occupazione nazista del Casertano. L’uno, catturato a Garzano, insieme ai fratelli Correra ed ai fratelli Quarto, fu presente in tutta la tragica sequenza degli avvenimenti che portarono dall’uccisione del soldato tedesco sulla collina di S. Michele, tra Caserta e Maddaloni, alla strage dei salesiani a Garzano e all’eccidio di Ruviano, dal quale, per una pura casualità, uscì salvo (l’episodio che lo riguarda si intitola appunto “Cinque di dieci” perché dei dieci ostaggi, alla fine, ne furono fucilati cinque); l’altro, la cui vita è rimasta profondamente segnata da quell’esperienza, fu rinchiuso a Bellona nella chiesa di S. Michele, la “Cappella della morte”, durante il rastrellamento del 7 ottobre del 1943 che precedette la strage, ma fu miracolosamente tratto in salvo da un militare tedesco che Limongi aveva conosciuto quando frequentava il ginnasio a S. Maria C. V.. La terza storia è quella di un “liberatore”, Vincenzo Crocco, carabiniere-partigiano in Liguria con il nome di “Caramba”, che racconta la difficile scelta di unirsi ai partigiani e la lotta, strenua e disperata, contro i nazifascisti, le spie, la fame ed il freddo fino alla liberazione di Genova.

Pietro Rossi