16 dicembre 2009

LA GINNASTICA DI BELLONA IN TRASFERTA A BRINDISI.



BELLONA (CE) di Lina Pace - La trepidazione e la voglia di ammirare i grandi campioni della ginnastica nazionali e internazionali dal vivo è arrivata al suo apice, l’altro giorno, quando la delegazione della polisportiva Bellona ha staccato i pass per varcare i cancelli del Palapentassuglia di Brindisi, per assistere alla 18° edizione – per la prima volta assegnata al meridione - del Gran Prix della ginnastica. Tutto esaurito. Spettatori da tutta Italia hanno accolto i grandi protagonisti della Ginnastica azzurra. A presentare l’evento, con le sue spiccate doti di "frontman", neanche a dirlo, c’era lui, il ginnasta per eccellenza: il Signore degli Anelli Yuri Chechi. Acclamazione all’inverosimile per Igor Cassina, che ha concesso un inusuale bis, attorcigliandosi intorno al suo magico ferro. Entusiasmo alle stelle per le ginnaste della Polisportiva Bellona per le performance della campionessa 2009 di ginnastica ritmica dei Giochi del Mediterraneo, Julieta Cantaluppi, che ha ipnotizzato tutto il Palapentassuglia con la sua splendida palla rossa. Un vero e proprio boato quando sulla pedana del gremito palazzetto sono entrate “le farfalle d’oro”, la nazionale italiana di ginnastica ritmica, appena laureatasi campione del mondo ai Mondiali di Mie Fiato sospeso per l’esecuzione di una serie di esercizi incantevoli con musiche di sottofondo sempre molto significative, come “Un amore così grande” di Andrea Bocelli, la colonna sonora ideale di un pomeriggio indescrivibile. A creare l’empatia totale, con il magico momento, ci ha messo lo zampino anche il calore umano di tutti gli atleti. Igor Cassina, per esempio, si è prestato all’affetto del pubblico distribuendo un’infinità di autografi e facendosi fotografare con spontanea simpatia anche con le ginnaste del team di Pino Romano. Insomma, per lo sport, per la ritmica di Bellona, è stata una giornata all’insegna della Ginnastica d’autore. Un’esperienza unica, nel suo genere, anche per i tanti genitori che hanno seguito le atlete di “casa”.




Lina Pace