14 ottobre 2009

La Lega Consumatori rivendica il diritto all’acqua potabile.


Caserta. Il tema nuovo quello del diritto all’acqua potabile: il consumatore deve essere consapevole. La Lega Consumatori con le altre Associazioni sono chiamate ad esercitare il loro mestiere sociale di critica e di proposta, affinchè l’acqua del rubinetto sia sicura, salubre e perchè l’ambiente difenda e protegga le sue sorgenti. C’è stata una trasformazione silenziosa, indisturbata, accettata con rassegnazione di chi si accorgeva. Riguarda l’uso dell’acqua, ricorda il Presidente Provinciale di Lega Consumatori Prof. Vito Conforti (nella foto), fno a 50 anni fa in quasi tutto il paese era a disposizione di tutti, senza un valore economico, data la piena disponibilità. Poi si è avuto un forte sviluppo del consumo dell’acqua minerale dovuto alla crescita del potere d’acquisto anche delle famiglie popolari ma anche al timore che l’acqua del rubinetto non fosse raccomandabile. Per questa strada, specie le nuove generazioni, hanno finito per considerare l’acqua del rubinetto inadatta ad essere bevuta. Per bere si doveva ricorrere alla bottiglia di acqua minerale. Ma l’acqua minerale ha dei limiti e delle controindicazioni. Può essere preferita l’acqua di sorgente, del pozzo, della falda. In risposta a questa presa di coscienza che meriterebbe di essere alimentata da una campagna informativa che non c’è, sta partendo una nuova industria: quella delle confezioni di acqua potabile. E’ in funzione, dal 18 marzo il Decreto 31/2001 approvato in attuazione di una Direttiva CEE. Il commercio di acqua potabile avverrà in bottiglie e contenitori, l’acqua potrà essere commercializzata con o senza trattamento. Il trattamento può mirare ad esempio all’eliminazione del sodio per l’alimentazione degli ipertesi, del potassio e del litio per gli arteriosclerotici, oppure all’arricchimento di sali come ad esempio il calcio contro l’osteoporosi e per i soggetti in crescita. L’acqua potabile commercializzata può essere clorurata, quella minerale no. Con il Decreto che è entrato in vigore il 18 marzo si apre la prospettiva di trovare nei negozi e nei supermarket accanto alle bottiglie di acqua minerale, le bottiglie e i contenitori di acqua potabile. E i consumatori come debbono comportarsi? Quelli poco informati e disponibili senza capacità di discernimento critico a qualsiasi proposta commerciale hanno il destino segnato: pagheranno, quasi per la prima volta, in via normale e non eccezionale, nella storia umana il nuovo prodotto: l’acqua potabile. Il consumatore consapevole e responsabile da priorità ad un’altra strada e prospettiva. L’acqua potabile in via normale è l’acqua del rubinetto, se l’acqua del rubinetto non è potabile bisogna intervenire per renderla tale. E’ in gioco un diritto di cittadinanza il diritto all’acqua, l’acqua deve essere libera dal gioco del profitto. La Lega Consumatori di Caserta guidata dal Prof. Vito Conforti con le associazioni dei consumatori e le altre forze disponibili, devono informare, educare e mobilitare i consumatori con le loro famiglie per il ritorno all’uso dell’acqua del rubinetto come acqua potabile. Si tratta di organizzare una campagna ed una iniziativa sociale e politica diffusa sul territorio nazionale. La posta in gioco non è soltanto rapportata alla possibilità di risparmiare negli acquisti, neppure alla comodità di ricorrere al rubinetto di casa invece che al supermercato ma al contributo che con queste scelte strategiche si concorre efficacemente alla tutela dell’ambiente. Il tema dell’acqua potabile è di di fondamentale importanza e giustifica l’affermazione di un diritto di cittadinanza. Per contribuire a realizzarlo proponiamo un mestiere sociale che la Lega Consumatori deve esprimere a tutti i livelli. Studiare il problema dell’acqua potabile, approfondire la legislazione in materia, aprire un confronto per un dialogo e una possibile collaborazione con gli acquedotti, i comuni, le USL, le regioni fino allo stato. L’iniziativa della Lega Consumatori deve privilegiare la proposta delle carte dei servizi, specie per gli acquedotti che assicurano in modo concreto standard di qualità adeguati. In questo modo l’associazione dei consumatori diviene canale di comunicazione di certezza e garanzia per il consumatore così da realizzare il ritorno all’uso del rubinetto ed allo stesso tema forza rappresentativa in grado di influire in misura determinante per la salubrità dell’acqua, l’acquisizione poco costosa del bene, la difesa dell’ambiente a protezione delle sue risorse.

Pietro Rossi