02 settembre 2009

PARTE IL COMITATO PROMOTORE PER REALIZZARE IL CONTRATTO D’AREA PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL FIUME VOLTURNO.


BAIA LATINA. Verrà ufficializzato e formalizzato nei prossimi giorni il “Comitato Promotore” per la realizzazione di un contratto d’Area finalizzato alla riqualificazione e valorizzazione del fiume Volturno, alla dismissione dell’amianto ed alla valorizzazione dei rifiuti da stalla. Alla iniziativa, promossa dall’Associazione Astrambiente, Associazione Scientifica per la tutela delle Risorse dell’Ambinte di cui è Commissario Provinciale Michele Santoro (nella foto)ex Sindaco di Baia e Latina, ex Presidente del Consorzio CE 1 nonché per qualche mese Responsabile Amministrativo del Parco Regionale del Matese, hanno già dato la propria disponibilità di massima il Consorzio di Bonifica del sannio Alifano di cui è Commissario la Dott.ssa Lucia Ranucci, il Comitato permanente di studio e ricerca scientifica A.S.L.. CE 1 di cui è Presidente il Dott. Roberto Capitani, la CLASS S.I.S.L. di cui è Responsabile nazionale il dott. Sebastiono Lauritano, Angiolo Conte Sindaco del Comune di San Potito Sannitico, Romualdo Cacciolla Sindaco del Comune di Pratella e Mauro De stefano Sindaco del Comune di Ciorlano. Il “Contratto d’Area” che si andrà a realizzare, dichiara Michele Santoro promotore dell’iniziativa, promuoverà interventi di riqualificazione, e valorizzazione del territorio della media valle del Volturno, destinati ad attivare processi di qualificazione ambientale del fiume Volturno e della dismissione dell’amianto presente sul territorio con particolare attenzione allo smaltimento dei liquami di stalla per valorizzarli nella produzione di Bio gas con conseguente produzione di energia elettrica. Che la presenza dell’amianto, in molte applicazioni della vita quotidiana, rappresenti un pericolo costante per la salute dei cittadini è ormai cosa saputa ma, che sul territorio della media valle del Volturno ci potevano essere diverse migliaia di metri quadrati di capannoni agricoli il lastre di amianto è stata una scoperta sconvolgente per il grave rischio all’ambiente ed all’uomo in caso di rottura delle stesse. Il Contratto d’Area che verrà realizzato svilupperà cooperazioni strategiche, tra gli enti locali interessati, finalizzate alla bonifica e tutela del territorio. Inoltre dovrà favorire iniziative mirate a studiare, pianificare, coordinare e realizzare le attività necessarie per attivare tutte le risorse finanziarie pubbliche o private destinate o destinabili al raggiungimento degli scopi prefissati. Constatare, continua Michele Santoro, ad ogni estate che il nostro litorale casertano versa in precarie condizioni di fruibilità a causa del notevole inquinamento è cosa risaputa ma, verificare poi che per tutto il restante periodo dell’anno nessuno si preoccupa di cercare di eliminare le cause che hanno prodotto un disastro ambientale alle nostre coste con enorme danno alla economia degli operatori turistici significa senza ombra di dubbio l’incuria icon cui le istituzioni a ciò preposto si adoperano per la collettività. Promuovere, conclude Michele Santoro, una iniziativa che promuova dal basso interventi di bonifica e riqualificazione mirati che partano non dalla estremità terminale (la foce) ma dall’inizio (zone montane), significa essenzialmente ridurre notevolmente l’inquinamento delle coste. Verificare se tutti i Comuni, non solo quelli a ridosso del Volturno ma, anche e forse soprattutto quelli distanti e piccoli, siano provvisti di impianti di depurazione funzionanti e che su tutto il percorso del corso d’acqua venga controllato che lo stesso non sia utilizzato quale discarica a cielo aperto è il primo impegno che dovrà essere assunto dai partecipanti al contratto d’Area. Siamo certi e convinti che con l’aiuto e la disponibilità di tutti gli aderenti, ma soprattutto con la collaborazione dei cittadini in primis e delle associazioni poi, e delle istituzioni locali interessate, riusciremo a formare una coscienza ambientalista che possa in concreto aiutare a sviluppare e preservare il territorio da eventuali scempi ambientali che negli ultimi anni hanno devastato un ambiente naturale incontaminato.

Pietro Rossi