17 luglio 2009

Ottimi risultati per l’esperimento del Prof. Romanelli A Grenoble nuovi studi sul trattamento dell’epilessia e del Parkinson.


Nuovi e significativi risvolti sugli studi per il trattamento dell’epilessia. L’esperimento dell’equipe guidata dal Prof. Pantaleo Romanelli, leader di un progetto di ricerca sul trattamento dell’epilessia tramite la nuova tecnica da lui introdotta delle “transezioni corticali” tramite fasci microscopici di raggi X prodotti utilizzando il Sincrotrone, è giunta con successo al terzo step. Questo passo prevedeva l’induzione di crisi epilettiche tramite iniezione di acido kainico nella corteccia motoria in ratti e l’ effettuazione di transezioni corticali al fine di disconnettere e parcellizzare il focolaio epilettico così creato senza indurre danno neurologico. Il terzo step è succeduto a due esperimenti preliminari di preparazione effettuati nel novembre 2008 e nell’aprile 2009 presso la Biomedical BEAM-Line del Sincrotrone di Grenoble. Il team multidisciplinare coinvolto in questo esperimento comprendeva: Il Prof. P. Romanelli (Project Leader e Responsabile della neurochirurgia funzionale dell’I.R.C.C.S. Neuromed), il Dr. Alberto Bravin (direttore della Beamline ID 17 del ESRF, Dr. Geraldine Leduc, Ing. Herwig Requardt, Ing. Elke Brauer, Dr. Yolanda Prezado, Dominique Dallery, il Dr David Anschel da New York, l’ing. Fabio Sebastiano e la fisioterapista Francesco Lena in forza a Neuromed. Un grande successo per i ricercatori che non hanno esitato a fare le ore piccole nel portare avanti il protocollo, come pure da tutto il team della beamline. Molte sono state le paure: C’era la possibilità di perdere la maggior parte dei ratti a causa dello stato epilettico, una forma di gravi crisi convulsive continue, indotto dall’ acido kainico oppure a causa dell’edema indotto dall’irradiazione . Va tenuto presente il fatto che un simile esperimento non era mai stato condotto in precedenza e non esisteva alcun precedente che descriveva l’ interazione tra iniezione di acido kainico ed irradiazione. Nel complesso l’esperimento ha dato esito molto soddisfacente: la durata delle crisi dopo l’ iniezione di acido kainico è risultata essere pari a circa 2 ore nei ratti sottoposti a transezione mentre i ratti di controllo hanno continuato ad avere crisi per oltre 72 ore. E’ stato inoltre monitorato l’ elettrocorticogramma in un ulteriore gruppo di ratti e l’analisi degli spike indotti da acido kainico nei controlli e nei ratti irradiati ha mostrato una sostanziale riduzione seguita da una completa abolizione delle crisi registrate nel secondo gruppo. Durante l’ esperimento si è avuta la visita del Prof. Alim Benabid, inventore della stimolazione cerebrale profonda candidato al premio Nobel. Il prof. Benabid ha espresso le sue congratulazioni per il set-up sperimentale e per i risultati preliminari conseguiti ed ha espresso la volontà di avviare una collaborazione stretta col prof. Romanelli . In collaborazione col Dr. Giuseppe Battaglia, si terrà un ulteriore esperimento nei prossimi mesi che prevede l’ utilizzo dell’ irradiazione micrometrica per eseguire una subtalamotomia in un modello sperimentale di parkinsonismo indotto tramite 6 idrossidopamina.

C.S.