14 luglio 2009

IL POLICLINICO DI CASERTA UNA CHIMERA.


COMUNICATO STAMPA

CASERTA. Il silenzio e la disattenzione che le istituzioni, gli amministratori locali, gli accademici, gli addetti ai lavori e anche l’associazionismo interessato - tranne qualche sporadica voce - hanno riservato alle gravi, se non irresponsabili, parole dell’Assessore Regionale alla Sanità Mario Santangelo sul costruendo Policlinico di Caserta suscitano disorientamento, se non addirittura sgomento. Ci riferiamo alle sue ultime affermazioni sul pericolo che quest’ultimo resti, di fatto, e concretamente, solo una chimera. L’allarme lanciato - un po’ sprovvedutamente, anche perché allo stato dell’arte un assessore dovrebbe sapere del suo destino e non solo ipotizzarlo - non ha trovato nessun nostro amministratore pronto a replicare, anche se con parole istituzionalmente poco formali: <> dal policlinico! Poiché questa boutade provocatoria rischia di essere un primo <> di un certo tipo, ahimè frequente nelle nostre zone, teso a rilanciare un disegno napoletano rivendicato da sempre sul policlinico, a partire dal fallito tentativo di scippo di Nola, dal ricorso al TAR dei settanta medici universitari e dalla lentezza inconcepibile dei lavori, dopo 17 anni dalla sua istituzione, ci si attendeva che qualche responsabile locale chiedesse contezza e chiarezza in merito. Nessuno lo ha fatto finora ! Importa poco dire che noi saremo, comunque, vigili. E’ il momento, però, che altri - anche per dovere istituzionale e politico – facciano altrettanto. Così’ come la politica locale, di ogni colore . Ebbene, allora, che si ricordino le lotte passate, le serrate e le proteste unanimi – sindacati, associazionismi, ordini professionali, commercianti – di una intera città che scese in piazza per quello che tutti i giornali locali e nazionali titolarono “ Il sogno Medicina”. Così come le tante altre azioni, gli incontri ministeriali, le diffide e denunce che seguirono fino alla pubblicazione sulla G.U. dell’8 agosto 1992 del DPR che assegnava la facoltà di Chirurgia e Medicina alla Città Capoluogo, pubblicazione che avvenne solo dopo molti mesi dalla sua approvazione avvenuta addirittura il 27 Aprile precedente, tante furono le persone che avversarono quel sogno. Quel sogno la città non è disposta a perdere, memore anche delle 75 mila firme di emblematico valore. E lo garantiamo con questa nostra lettera aperta. Per di più una SUN – ma oggi già Università di Caserta – senza la Facoltà di Medicina non ha ragione di essere. Il disegno dei poteri napolicentrici vi è invece interessato e da sempre e vuole questo passaggio per completare il suo chiaro intento di riportare la Seconda Università a Napoli città, lasciando qualche facoltà satellite qua e là sul nostro territorio. Un disegno, questo, miope e autodistruttivo, atteso anche il radicamento dell’Università di Caserta – tra tante difficoltà – sul territorio casertano. Ma i segnali preoccupanti non sono solo questi della dichiarata <> del policlinico da parte del’Assessore Santangelo. Lo stesso, solo pochi giorni fa, pontificava che l’Ospedale del Mare non sarebbe mai stato sede del Policlinico perché destinato agli ospedali Ascalesi, Monaldi e Loreto Mare; oggi l’annuncio di un accordo che smentisce tutto.
Un primo passo per abbandonare Caserta? Lo sospettiamo visto le sue parole innanzi denunciate. Il policlinico di Caserta è una delle ultime occasioni perché la nostra città non resti un dormitorio ma abbia una speranza di riscatto e di sviluppo economico, sociale e culturale; troppe, finora, le occasioni perdute che si ripetono: tribunale, conservatorio, tar, corte d’appello, sezione della corte dei conti, aereoporto, interporto, etc Per questo non è più tempo solo di indignarci ma di impegnarci e resistere per far si che non si continui ad essere solo sversatoio di rifiuti di altri - come allo Uttaro ed a Ferrandelle, o a subire lo scempio ambientale delle nostre le cave - e, di contro, farci togliere i pochi sogni che abbiamo costruito con anni di lotte, come il Policlinico di Tredici. Per questo facciamo nostri, ancora una volta, i tanti appelli di Mons. Nogaro ,Vescovo Emerito, affinché la difesa del Policlinico resti la nostra strada, la nostra meta, la nostra radice, la nostra anima ed il nostro punto di riferimento e di sostegno culturale di una ritrovata Civitas Casertana.


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