20 marzo 2009

RIFONDAZIONE COMUNISTA CONVINTA CHE E’ POSSIBILE ABBASSARE IL PREZZO DEL PANE.


Piedimonte Matese. Il Segretario di Rifondazione Comunista Vincenzo Sisto (nella foto), rispondendo a coloro che hanno attaccato l’iniziativa intrapresa con i GAP (Gruppi di acquisto popolari) ha precisato: “Le polemiche non ci interessano, noi abbiamo dimostrato concretamente che è possibile abbassare il prezzo del pane e degli altri beni di prima necessità. In merito alla nota dell’ Ugl, diffusa a mezzo stampa e riportata da alcuni quotidiani ieri mattina, il Partito della Rifondazione Comunista – circolo di Piedimonte Matese ribadisce la bontà delle propria iniziativa ed invita le parti sociali, politiche e sindacali a sostenerla con forza.
Noi non facciamo alcuna propaganda : noi abbiamo dimostrato, attraverso una pratica mutualistica come il GAP che affonda le sue radici nella storia del Movimento Operaio, che è concretamente possibile, a maggior ragione in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando, essere vicini alle persone in carne ed ossa venendo incontro ai loro bisogni quotidiani. Se noi di Rifondazione Comunista riusciamo, attraverso la nostra azione, a distribuire pane ad 1 euro al Kg, significa che anche il Governo centrale e la istituzioni locali qualcosa in più possono fare. Quanto alla proposta dell’istituzione di un osservatorio locale sull’andamento dei prezzi, ci teniamo a sottolineare come tale misura sia uno dei provvedimenti contenuti nel nostro ordine del giorno, in materia di carovita, che presenteremo nel prossimo consiglio comunale. E’ scontato che auspichiamo il moltiplicarsi dei gruppi d’acquisto popolari e solidali – del resto è ciò che stiamo concretamente mettendo in pratica – così come è scontato che ci battiamo e ci batteremo sempre per la dignità e per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Appare quanto meno discutibile invece, che diverse sigle sindacali, tra cui l’Ugl, abbiano siglato un accordo separato con il Governo che pone le basi allo smantellamento del contratto nazionale, in favore di una contrattazione di secondo livello che non porterà giovamento alcuno alle condizioni di vita delle lavoratrici e dei lavoratori.

Pietro Rossi