07 marzo 2009

In Via Coppola nasce il primo Comitato di quartiere della città.


Piedimonte Matese. Nasce il comitato di quartiere ‘A.G. Coppola’. Da ieri gli avvisi affissi nelle vetrine di una delle arterie più importanti della città in cui sono insediate significative testimonianze religiose e culturali (il Monastero di San Benedetto, la Chiesa del Carmine e la Chiesa ‘Ave gratia plena’ (nella foto) che abbraccia l’intera parrocchia). Il comitato di quartiere ‘A.G. Coppola’ ha sede presso i locali dell’associazione ‘Pier Giorgio Frassati’ nella parrocchia guidata dal giovane don Emilio Salvatore. Un comitato che ha avuto cura di sottolineare il carattere apolitico, apartitico e funzionalmente autonomo, con lo scopo esclusivo di tutelare gli interessi morali e materiali dei cittadini, connessi al rilancio del quartiere sotto il profilo architettonico, culturale, religioso, etico, commerciale ed economico. Un comitato aperto naturalmente ai residenti domiciliati o comunque titolari di attività commerciali e professionali esistenti o che si insedieranno sulla strada. Il comitato ha eletto il proprio presidente e gli organi direttivi nel corso di alcuni incontri svoltisi per dare vita all’organismo associativo. Il presidente è Antonio Iovine mentre vice presidente è Maria Marcellina Onorii; il segretario tesoriere è Raffaele Iodice; il consiglio direttivo è formato da Giovanna Menditto, Francesca Testa, Arcangela Viscione, Giuliano Basileo, Vincenzo Di Rienzo ed Antonio Cepparulo. La presentazione del comitato avverrà il prossimo 7 marzo presso i locali della sede nei pressi del seminario vescovile. E’ il primo comitato ad essere stato attivato nel maggiore centro matesino che conosce realtà locali diversificate in collegamento con l’espansione edilizia e la perdita di alcuni segmenti del centro urbano ed antico. Via Coppola sta attraversando una fase difficile in questi anni: di recente la chiusura di alcuni esercizi commerciali ma a fronte di ciò le possibilità di riscatto e rivitalizzazione sono in gran parte riposte nella storia sedimentata lungo l’arteria: sulla via si affaccia l’ex Abbazia dei Celestini e l’ex ospedale ‘Agp’.