17 novembre 2008

"The Caiazzo Drive".


Caiazzo.Interessante proposta dell'associazione "Città Viva" per "raggiungere il centro storico della cittadina con un itinerario alternativo)”. "Caíazzo Città Víva -si legge in una sapiente nota di Carlo Roberto Sciascia riportata dal periodico casertano "Il Caffè"- è un sodalizio fondato dall'ultima esperienza elettorale (aprile 2008) che, trasformatasi in associazione, intende costruire un modo nuovo di fare "politica", di affermare delle idee indipendenti al di là dei soliti giochi di potere e delle-interferenze dei partiti; il suo scopo, orientato esclusivamente allo sviluppo sociale, economico e culturale della comunità, è di fatto totalmente indipendente e autonomo rispetto alla lista ed al Gruppo Consiliare di Minoranza che ha ispirato la sua nascita. Infatti, la sua sede di via A. A. Caratino n. 48 appare uno spazio libero di confronto, di studio, e di discussione politica offrendo inoltre anche tutta una serie di eventi, attività sociali e servizi al cittadino. Il suo sito internet, fedele a questi obiettivi, permette a tutti i cittadini di proporre nuove idee, indicare soluzioni alle problematiche cittadine, esprimere valutazioni e giudizi, proponendo altre soluzioni a quelle stabilite. "The Caíazzo drive" è il "suggerimento" che un cittadino che ama Caiazzo, precisamente il prof. Sebastiano Marco Giorgio, offre a tutti coloro vogliano recarsi nella cittadina seguendo un itinerario stimolante sia paesaggisticamente, sia culturalmente, sia enogastronomicamente. «Sono consapevole» ha affermato il prof. Sebastiano Marco Giorgio «e non ho la presunzione che l'idea di creare e pubblicizzare percorsi alternativi per valorizzare il nostro territorio possa risollevare l'economia e riportare vitalità nel centro storico ma sono convinto che unendo le sinergie di maggioranza e minoranza al Comune e fuori da esso si possa rendere Caiazzo una città viva. Infatti, di fronte all'incombente globalizzazione che travolge ogni attività del nostro pianeta, occorre cercare di tutelare e valorizzare il proprio territorio preservandolo dalla standardizzazione culturale che investe sia tutti i saperi che gli antichi sapori enogastronomici del luogo. Per salvare il nostro locus tutti devono utilizzare strumenti adeguati di tutela e di promozione dei propri prodotti o, meglio, dell'offerta di un territorio trasformandola da valore inespresso a reale opportunità di sviluppo». Giorgio ha poi aggiunto: «Contrariamente a quanto sostengono taluni, personalmente sono convinto che il rilancio dell'economia locale non debba passare necessariamente attraverso la realizzazione della zona PIP (nei comuni limitrofi, dove sono sorti capannoni industriali come funghi, al posto del preventivato rilancio economico ed occupazionale si nota un degrado del territorio); meglio puntare su quelle risorse e quei prodotti che sono esenti dalla concorrenza della globalizzazione. Un caro amico di famiglia. Michael Eavis (www.glastonburyfestivals.co.uk), durate la sua ultima visita a Caiazzo, ha affermato che noi abbiamo risorse naturali e storiche uniche che aspettano solo di essere valorizzate, mentre da loro, in Inghilterra, anche le cose più insignificanti vengono valorizzate e tutelate. Quindi, anche nella stesura del PUC occorre individuare siti ove realizzare strutture recettive per il turismo agricolo, per case di riposo per anziani, per cliniche riabilitative, etc., tutte attività che, oltre a creare posti di lavoro, sicuramente diventano un indotto per l'economia locale'. Ma veniamo al percorso alternativo di circa 5 km che, essendo una vera "full immertion" in cultura, natura, religione ed enogastronomia rilassante che coinvolge i cinque sensi, il cuore e la mente del viandante. Si parte imboccando, a circa 1 km da Piana di Monte Verna, la strada provinciale Villanova-Cesarano, che conduce al borgo contadino di Cesarano; li si possono acquistare prodotti tipici locali derivanti dall'agricoltura biologica e visitare l'antica chiesa di san Rufo (domenica alle ore 10.00 si celebra la Santa Messa). La passeggiata offre un panorama mozzafiato sulla via, che dal borgo di Cesarano conduce a Caiazzo; si può visitare "La Fontana Fistola" (nota come "La Fontana di Caiazzo') che dal 1449 si trova alle falde della collina, sulla quale si erge il Castello. Dopo poche centinaia di metri in direzione Caiazzo si incontra sulla sinistra la chiesetta di Santa Maria del Soccorso; da questo sito in poi il percorso diventa suggestivo per curve, tornanti e dislivello (in poco più di 1 km da 50 metri s.l.m. si arriva a circa 180 metri) che presentano un panorama stupendo. Nei pressi di Caiazzo gli amanti del vino e della buona cucina possono sostare al ristorante "Le volte di Annibale e Bacco"; giunti a Caiazzo, si procede per Via Ponte per circa 150 m. fino al Largo Fossi, dove si può parcheggiare comodamente l'automobile (per coloro che hanno preferito usare le quattro ruote e non i ... due piedi!) e proseguire a piedi. Il cammino costeggia la cinta muraria, opera megalitico-poligonale, e porta alla chiesa di S. Pietro del Franco (domenica alle ore 10.00 si celebra la Santa Messa), poi al Palazzo Mazziotti in Via Umberto l, ove ammirare gli scavi romani rivenuti durante la ristrutturazione del palazzo, e al ristorante "Il generale" ove è possibile degustare la cucine tipica locale. Piazza Porta Vetere, o Piazza G. Verdi, si raggiunge seguendo i suggestivi vicoli del "percorso dei Portali"; si possono visitare la Cattedrale, intitolata a Maria SS. Assunta e a Santo Stefano, (domenica Messa alle ore 10.00), la chiesa di S. Nicola de Figulis, (domenica Messa alle ore 10.30), il Museo "Kere" delle tradizioni contadine e popolari, il Castello Longobardo e numerosi altri monumenti e palazzi storici (le pubblicazioni dell'Associazione Storico del Caiatino o in "Testimonianze Storiche e Artistiche della Città di Caiazzo", a cura di Augusto Russo e Antonio Sgueglia, approfondiscono il discorso culturale). Infine, immancabile deve essere una sosta alla pasticceria "Sparono" o, per un aperitivo, ad un tavolo del "Bar Italia" o della "Antica Caffetteria Piazza Porta Vetere"; è consigliabile, poi, non mancare di entrare nell'Osteria "L'antico pozzo" e nel ristorante pizzeria "ll vicoletto" dove poter degustare i piatti tipici locali, tra i quali la famosa e rinomata cicoria di Caiazzo. La sera, per gli amanti della pizza doc, appuntamento presso la pizzeria "Pepe" o, girando per le bellissime campagne che circondano Caiazzo, presso ristoranti, agriturismi e bed & breakfast, sempre ospitali e accoglienti”. (Carlo Roberto Sciascia)

Fonte:teleradionews