06 ottobre 2008

LA MINORANZA PERDE UN'ALTRA OCCASIONE, ABBANDONA L'AULA ANCORA UNA VOLTA.


Cancello Arnone. Un consiglio comunale iniziato all’insegna della correttezza e tutto faceva presumere che avremmo assistito ad un svolgimento serio e pieno di contenuti che avrebbero fatto capire al pubblico presente la verità sulle gravi difficoltà economiche del nostro comune. Negli ultimi giorni le notizie che ci arrivavano davano quasi per scontato la decisione dell’attuale Amministrazione Emerito (nella foto) che si stesse andando verso il dissesto. L’ordine del giorno del Consiglio comunale convocato per il 2 ottobre alle ore 17.00 nella Palestra Comunale, invece conteneva l’equilibrio di bilancio e la nomina dei rappresentanti del Comune di Cancello ed Arnone in seno all’Unione dei Comuni Caserta –sudovest. Il Presidente del Consiglio Giovanni Ciaramella apriva la seduta con la lettura delle relazione che giustificavano la decisone di non andare al dissesto ritenendo che si potesse ancora sperare in un risanamento in sede di operatività con entrate ICI previste dalla Cance Multiservizi in tre anni compreso il 2008. L’intervento del Consigliere di Minoranza Aniello Della Valle faceva pensare anche ad un inizio di dibattito in quanto lo stesso Della Valle chiedeva al Vice Sindaco Maurizio di Puorto con delega al Bilancio, di dare ulteriori delucidazioni. Poi prende la parola il Sindaco Emerito che chiede la collaborazione corretta del pubblico e cerca di approfondire con parole più accessibili a tutti, essendo anche un Dottore Commercialista, la situazione reale del bilancio di Cancello ed Arnone. “Certamente-dice Emerito- il disavanzo di 1.340.000 euro circa non è una buona notizia, cercheremo di limitare le spese correnti, ma la liquidità è molto compromessa. I motivi di questo disavanzo stanno soprattutto nei mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti negli anni precedenti e questo ci costringe spesso a ricorrere ad anticipazioni di cassa che ci mettano in continua fibrillazione. Con i recuperi previsti dalla Cance, cercheremo di ripianare il disavanzo anche se sappiamo che è un’impresa difficile, l’alternativa non poteva che essere il dissesto. Un amministrazione non può che fare ogni tentativo e sfidare se stessa per evitare questa estrema decisone che porterebbe l’amministratore comunale a non poter più gestire la parte finanziaria perché verrebbe affidata ad un commissario. Speriamo anche in investimenti sul nostro territorio che potrebbero portare altre entrate. Ci possiamo chiedere come si sia potuto andare avanti, negli anni precedenti con una situazione del genere. Si sono presi soldi destinati ad opere pubbliche per pagare creditori, ma poi non si è riusciti a rimettere gli stessi soldi nella sua originaria destinazione”. Non è possibile riportare tutto per i lunghi interventi, cercheremo di riportare i passi che riteniamo più salienti e cercheremo anche di esprimere qualche opinione personale su alcuni passaggi, se ci riusciamo in questo articolo o faremo un articolo a parte. Continuando la cronaca del Consiglio Comunale, arriviamo al nuovo intervento di Aniello Della Valle che chiede come possa fare la Cance a recuperare 3 milioni di euro. Emerito:”E’ un ottima osservazione. Abbiamo considerato anche questa difficoltà studiando le entrate storiche degli ultimi anni, anche tenendo conto del principio di veridicità”. Dopo molti consigli comunali, finalmente sentiamo la voce del capogruppo della minoranza il collega “ex” Sindaco Ambrosca, purtroppo dobbiamo dire che ormai nei suoi discorsi sta diventando ripetitivo,ma va bene lo stesso se si dibatte e questo consiglio comunale si stava avviando in questa direzione. Ambrosca:” per il diritto di difesa devo dire che ho amministrato questo comune per parecchi anni e sembrerebbe che questo comune da momenti di grande ricchezza,si sia indebitato in modo feroce ed ineluttabile. Lo spettro del dissesto affonda nel 1988 che fu scongiurato. Ci sono stati ricorsi ai mutui che hanno prodotto opere pubbliche per emergere dal “fecciume” che c’era stato fino a quel momento per colpa di nessuno, questo paese vivacchiava. Non bisogna gridare allo scandalo e bisogna spiegare bene i passaggi e sembra che questo non è stato fatto bene. Ci deve essere una politica di rigore perseguita nella sostanza. Siamo ancora in attesa dello sblocco dell’accesso agli atti del comune, altro che trasparenza!!!Questa non è una forma di collaborazione. Non bisogna tappezzare le stanze del comune, non montare telecamere e apparecchiature sofisticate. Molti comuni di questa provincia sono nelle stesse nostre condizioni e negli anni precedenti siamo stati presi ad esempio per i nostri risultati. Secondo qualcuno ci sono state gestioni allegre e ruberie varie, lo dimostrassero, ci sono le carte che parlano che possano essere tirate fuori e segnalate agli organi di controllo”. Segue nei prossimi giorni.


Mattia Branco