22 dicembre 2024

SUCCESSO DEL PRESEPE VIVENTE NAPOLETANO DEL ‘700 A SANT’ANGELO D’ALIFE.

SANT’ANGELO D’ALIFE – Quello di Sant’Angelo d’Alife è stato un Natale particolare vissuto alcuni giorni fa grazie alla rappresentazione del Presepe vivente napoletano del ‘700 organizzato dal Gruppo Morganati insieme a varie maestranze e artisti locali nel campo della recitazione, del

canto e della sartoria, che hanno saputo ben ricreare l'atmosfera di quel tempo e hanno interpretato con dialetto dell'epoca e suoni antichi la profondità del messaggio del presepe. Il messaggio evangelico si è unito al simbolismo arcaico tipico della cultura popolare napoletana per dare vita a significati catartici. Il presepe iniziava con il corteo dei Mori che con la loro Marcia accompagnava il pubblico all'ingresso. L'accoglienza è stata affidata a Pulcinella, la maschera tipica napoletana che rappresenta il popolo nella sua anima più profonda. 

La prima scena aveva come protagoniste una danzatrice di tammorra e le lavandaie che nel presepe lavano i panni bianchi, candidi come la verginità della Madonna. A seguire la scena della cantinera che con le sue forme rotonde e abbondanti rappresentava i vizi del genere umano 

e li incontriamo suonatori, avventori della locanda, bambini e il Pastore dei "ricchi presienti".  Continuando si incontrava la zingara, che fa parte del mondo esoterico, ancestrale da sempre appartenuto al genere umano nel suo aspetto antropologico e profetizza il destino infausto di Gesù. Poi si è arrivati fino ai confini del mondo nell'incontro con i Magi e si è giunti in Oriente dove è sorta la stella che conduce a Gesù. Si è proseguito conoscendo il pastore dormiente Benino che sogna un Angelo e canta il Gloria e viene 

svegliato dal Padre Pancrazio che gli ordina   di destarsi dal sonno dell'incredulità e del menefreghismo poiché qualcosa di grande stava per succedere. Infine si è giunti alla scena finale della Natività e dell'incontro con la Sacra Famiglia in cui Madonna che canta la ninna nanna e coccola il suo Bambino che è nato. 


Questo il cast degli interpreti:

·        Pulcinella: Gianluca Sorrentino

·        Capo Moro: Giuseppe Iannacone

·        Primo Moro e zampognaro: Nicola Giardullo

·        Secondo moro: Federico Amato

·        Terzo moro: Antonio Caruso

·        Quarto moro: Domenico Papa

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quinto moro: Lorenzo Scatolino

·        Nobile indiano: Scappaticcio Guglielmo

·        Lavandaie: Vanore Rosanna, Marcella Vecchio, Azzurra Avino.

·        Popolana e danzatrice: Giada Paterno

·        Venditore di Creta del Castello di Rupecanina: Luigi Iannacone

·        La Nobildonna:  Sandra De Cristofaro

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Cantinera: Roberta Pilotti

·        Pastore dei "Ricchi presienti": Sisto Fetta

·        Il piccolo Pastorello: Antonio Sisto Fetta

·        Suonatore della locanda e Benino: Maestro Alfonso Damiani

·        La Zingara: Ada Scappaticcio

·        La Procidana: Antonella Scappaticcio

·        Il calzolaio: Ivan Rega

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La paesana: Giuseppina Bisceglia

·        La castagnara: Assuntina Salzano

·        I Re Magi: Renato Mastromarino, Pierfrancesco Zullo, Giuseppe Scappaticcio

·        Pancrazio: Errico De Cristofano

·        Angelo: Maria Aurora Fetta

·        Madonna: Olga Fontana

·        San Giuseppe: Giancarlo Monte








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10 dicembre 2024

UN SUCCESSO LA SECONDA EDIZIONE DEL CONCORSO “OLIO NOSTRUM” DI COLDIRETTI

PIEDIMONTE MATESE - L’altro pomeriggio presso la sede del Parco Regionale del Matese a San Potito Sannitico si è tenuta la seconda edizione del concorso olio nostrum, dove hanno partecipato numerose aziende produttrici di olio di tutta la provincia di Caserta. La caratteristica di questo concorso è stato che l’assaggio dell’olio è stato fatto da una commissione costituita dalle stesse 

aziende partecipanti guidata dalla capo panel della camera di Commercio di Napoli la dottoressa Maria Luisa Ambrosino. Al termine della seduta questa è stata la classifica al terzo posto l’azienda agricola De Marco Ragozzino di Pontelatone con olio di corniola, al secondo posto l’azienda agricola di Matilde Misuraca di Casale di Carinola con un bland di Corniola, leccio del corno e Frantoio e infine vince la seconda edizione l’azienda olivicola di Benedetta Cipriano di Piedimonte Matese con un olio di tonda. Il concorso è stato organizzato dall’Aprol Campania in collaborazione con 

Coldiretti Caserta. Al termine del concorso è intervenuto il coordinatore dell’Aprol Campania Umberto Comentale che ha illustrato le attività dell’associazione sui territori e le possibilità di investimento che a breve ci saranno per le aziende olivicole con un piano olivicolo regionale voluto fortemente da Coldiretti Campania. Le conclusioni sono state affidate al direttore di Coldiretti Caserta Giuseppe Miselli che ha sottolineato l’importanza di queste attività nelle aree interne dove l’olivicoltura ha rappresentato e rappresenta un settore importante non solo produttivo ma anche

sociale per la sua funzione di salvaguardia del territorio ed infine ha illustrato le prossime attività da mettere in campo per il settore olivicolo con il coinvolgimento anche delle scuole del territorio.  L’organizzazione del concorso e stata curata dal segretario di zona di Alife Giuseppina Loffreda e dal suo staff e dal tecnico di Aprol Campania Virginio Bianco.

Pietro Rossi

26 novembre 2024

COLDIRETTI E APROL PRESENTANO LA SECONDA EDIZIONE DEL CONCORSO “OLIO NOSTRUM”.

PIEDIMONTE MATESE – La Coldiretti Caserta in collaborazione con Aprol Campania, ospitati dall’Ente Parco Regionale del Matese, organizzano la seconda edizione del Premio "Olio Nostrum", allo scopo di valorizzare le produzioni olearie ottenute sul territorio Casertano. 

Obiettivo del Premio è stimolare l’attenzione verso la qualità sensoriale degli oli da parte degli stessi produttori, chiamati a valutare i propri prodotti. Sono ammesse a partecipare le aziende olivicole con sede operativa nei Comuni della provincia di Caserta che confezionano a marchio proprio. Partecipazione gratuita per un massimo di 20 persone.  La richiesta di partecipazione (allegata al bando) deve pervenire entro e non oltre sabato 30 novembre 2024 agli indirizzi mail: giuseppina.loffreda@coldiretti.it o info@aprolcampania.it.

Entro le ore 18.00 del 02 dicembre 2024 ogni partecipante dovrà consegnare all’Ufficio Coldiretti di Alife, un campione di olio extra vergine d’oliva dell’annata in corso confezionato ed etichettato per la distribuzione in n°2 bottiglie, preferibilmente da 0,75 litri.  I campioni saranno sottoposti, in forma anonima, al giudizio di una commissione costituita da un Presidente e dagli stessi produttori (o loro delegati) partecipanti al Premio con un proprio prodotto.  La commissione si riunirà venerdì 6 dicembre alle ore 14:00 presso la sede dell’Ente Parco Regionale del Matese in Via Figulantina, 81016 San Potito Sannitico (CE), utilizzando una scheda di valutazione appositamente predisposta e assegnerà a ciascun campione un punteggio pari alla media aritmetica dei punteggi espressi dai singoli componenti.  Sarà proclamata vincitrice del Premio “Olio Nostrum” 2024 l’azienda che avrà riportato il punteggio più elevato.

Pietro Rossi

14 novembre 2024

74^ GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO DELLA COLDIRETTI A PIEDIMONTE MATESE


PIEDIMONTE MATESE 
- Si svolgerà domenica 17 novembre a Piedimonte Matese la 74esima edizione della Giornata del Ringraziamento organizzata da Coldiretti Ufficio di Zona di Alife, il momento in cui gli imprenditori agricoli e le loro famiglie si ritrovano intorno all’altare per rendere grazie al Signore dei frutti di un’annata di lavoro. L’appuntamento è alle ore 10,00 presso l’Istituto dei Salesiani di Piedimonte Matese con il raduno dei trattori, alle 11,30 partirà la sfilata dei trattori per le strade della città fino a Piazza Carmine, alle ore 12,00 presso la Chiesa di Santa 
Lucia ad Aquas è prevista la Messa di ringraziamento e la benedizione dei trattori.

Pietro Rossi

11 novembre 2024

RIPARTE IL CENTRO DI ASCOLTO DELLA CARITAS PARROCCHIALE A.G.P.

PIEDIMONTE MATESE - Martedì 19 Novembre prossimo, presso i locali del Centro Parrocchiale “PIER GIORGIO FRASSATI” ripartirà il “Centro di Ascolto” un servizio offerto dalla Caritas Parrocchiale di Ave Gratia Plena. Si tratta di un servizio promosso e già sperimentato da alcuni anni dalla Caritas Parrocchiale di A.G.P. (un gruppo di volontari che anima, coordina e promuove la testimonianza della carità nella Parrocchia) con l’intento di offrire attenzione e una prima risposta ai bisogni del territorio ed ha una dimensione territoriale che coincide con i confini della Parrocchia. 
Il Centro, è il luogo in cui le persone in difficoltà possono sperimentare, attraverso l’accoglienza e l’ascolto, il volto fraterno della comunità cristiana e rappresenta uno strumento che permette di conoscere e di condividere i bisogni concreti della gente perché, facendosene carico, la comunità stessa possa vivere l’impegno e la testimonianza della solidarietà. Il progetto è frutto della disponibilità e del lavoro di un gruppo di persone che, con la collaborazione e il supporto dell’intera comunità cristiana, vivono l’ascolto come servizio, come mezzo con cui portare agli altri la gioia e la ricchezza che sperimentano nella “comunione”. Il Centro di Ascolto avrà i seguenti orari di apertura:

-         Martedì dalle 10,00 alle 12,00

-         Giovedì dalle 16,30 alle 18,30

Pietro Rossi

07 novembre 2024

IL LABORATORIO TEATRALE “TITTINA DEL VECCHIO” TORNA IN SCENA CON UN NUOVO LAVORO.

PIEDIMONTE MATESE – Il Laboratorio Teatrale “Tittina del Vecchio” della Parrocchia Ave Gratia Plena, nei giorni 30 novembre alle ore 20,00, 1 dicembre alle ore 19,00 e il 2 dicembre alle ore 19,30, presso il Teatro dell’Oratorio San Domenico Savio in De Benedictis di Piedimonte Matese ritorna in scena con WAZZA MARA YOU, ANNARE’ ?” una commedia ispirata alla canzone napoletana “Tammurriata nera”. Dopo il grande successo della commedia "Dio c'è ma non si vede”, ha dichiarato l’autore dell’opera Francesco Lutri (nella foto), noi del laboratorio parrocchiale “Tittina Del Vecchio” eravamo pieni di entusiasmo e di voglia di fare. 

Pensando alla canzone Tammurriata nera mi sono trovato davanti un testo che già di per sé raccontava una storia: una donna partorisce un bambino nero e questo fa scalpore nella Napoli del 1943/1944 in piena seconda guerra mondiale. Molte cose della canzone sono "battute" dette da personaggi. Quindi ho detto perché non farci una commedia? Sono anche avvantaggiato. È una commedia cupa, dove un contesto drammatico di criminalità, guerra, povertà, contrabbando, prostituzione, viene alleggerito da una risata, spesso amara ma proprio per questa, come dico io, più vera. Se si ride con leggerezza alle difficoltà la risata è potente, se la risata è fine a sè stessa è stolta e non fa neanche tanto ridere.

Pietro Rossi

29 ottobre 2024

SI RITROVANO A 50 ANNI DAL DIPLOMA.

PIEDIMONTE MATESE - La classe è un po’ una piccola famiglia in cui si coltivano sogni, infrangono regole, costruiscono strade: è come se tutto l’universo fosse concentrato in un’aula di pochi metri quadri. Gli amici di scuola si può anche non frequentarli per decenni, ma c’è sempre qualcosa che li unisce e li fa ritrovare. I veri amici non saranno mai

distanti, forse nello spazio, ma mai col cuore. Era il 1974 quando, con il diploma da “Ragioniere e Perito Commerciale” in mano, hanno intrapreso il loro percorso lavorativo che li ha portati a conquistare i risultati professionali che si erano prefissati da giovani studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale “Terra di Lavoro” sede di Piedimonte Matese. 

A cinquant’anni da quel punto di partenza, si sono ritrovati per festeggiare il mezzo secolo dal diploma. Sono gli studenti della 5A che nei giorni scorsi hanno organizzato una reunion per ricordare quegli anni trascorsi insieme sui banchi di scuola e raccontarsi il percorso che ciascuno di loro ha intrapreso successivamente. 

Raduno ed accoglienza, per un aperitivo di benvenuto, presso un famoso locale di Piazza Roma a Piedimonte Matese dove è stato proiettato anche un video con le foto dei vecchi amici di classe a cui ha fatto seguito un momento conviviale in una nota country house di San Potito Sannitico che è stata l’occasione per riunire 12 dei 21 studenti della classe 5A, 

con un pensiero rivolto anche a chi non c’è più. C’è chi è arrivato da fuori provincia e addirittura da fuori regione per non mancare all’incontro. La rimpatriata ha permesso loro di constatare come la scuola abbia dato a ognuno le basi per affrontare il futuro, dagli studi universitari a impieghi di rilievo nel settore pubblico e nel privato. Hanno ricordato aneddoti, gite e momenti di divertimento con un pizzico di nostalgia e alla fine la torta con lo spumante, la consegna delle pergamene ricordo dell’evento e la foto di rito, hanno suggellato una bellissima giornata passata insieme con la certezza che non c’è distanza che possa separare una vera amicizia” perché forti legami rimangono e sfidano il tempo ed hanno una sola casa: il cuore.

Pietro Rossi

 

 

23 ottobre 2024

L’AZIONE CATTOLICA DEI RAGAZZI SCENDE IN PIAZZA CON LA FESTA DIOCESANA DEL CIAO 2024 A PIANA DI MONTE VERNA.


PIANA DI MONTE VERNA - Sono ormai terminati tutti i campi estivi organizzati dalle Parrocchie. Nella testa riecheggiano le urla entusiaste dei ragazzi che in quei tre mesi hanno riempito le mura degli Oratori. Le emozioni sono state forti, per i ragazzi e per gli educatori che li hanno accompagnati. Non vogliamo che tutto ciò sia solo un ricordo, l’Azione Cattolica vuole rivivere e condividere ancora una volta tutte queste emozioni con la Festa del Ciao che si svolgerà Domenica 27 ottobre a Piana di Monte Verna a cui parteciperanno ragazzi provenienti da tutta la Diocesi di Alife-Caiazzo. La Festa del Ciao, rappresenta anche l’inizio del cammino annuale dell’ACR. In molte parrocchie della Diocesi di Alife-Caiazzo è attivo un servizio svolto dagli educatori volontari per accompagnare i ragazzi nella crescita personale e di fede. Si tratta di momenti di incontro durante i quali i ragazzi possono esprimersi, avvicinarsi e conoscere Gesù attraverso l’esperienza vissuta in prima persona. Questi momenti sono pensati in base alle esigenze delle diverse fasce di età proprio per rendere l’esperienza il più concreta possibile. Gli educatori sono disponibili all’ascolto e all’inclusione di ogni ragazzo, per questo durante tutto l’anno partecipano a dei momenti di confronto, crescita personale ed educativa.

Pietro Rossi

QUINTA EDIZIONE DEL PREMIO LETTERARIO MONTE CARMIGNANO PER L’EUROPA A CAIAZZO.

CAIAZZO - Sono stati annunciati i nomi degli autori che si sono aggiudicati il riconoscimento della V edizione del “Premio Letterario Nazionale Monte Carmignano per l’Europa Memoria e Riconciliazione - 2024”. Il premio nazionale di storia è stato istituito per commemorare le vittime della terribile strage di Caiazzo del 13 ottobre 1943 e la riconciliazione dei popoli nell’ottica della cultura dell’Europa.  Sabato 26 ottobre 2024, alle ore 17:30, presso il “Teatro Giuseppe Jovinelli” di Palazzo Mazziotti a Caiazzo, in provincia di Caserta, si svolgerà la cerimonia di premiazione. Il Premio è promosso dall’Associazione Monte Carmignano per l’Europa, gode del contributo e patrocinio del Comune di Caiazzo e dei patrocini di: Ambasciata della Repubblica Federale di Germania di Roma - ANCI Campania -  ANCI Campania Giovani - Città di Caserta - Provincia di Caserta - Comune di Piana di Monte Verna - delle Associazioni  “Familiari Vittime di Monte Carmignano” - “Amici di Ochtendung” -“Amici di Caiazzo (D), “Associazione Storica del Caiatino,  “Associazione Culturale Giovanni Marcuccio” - “Pro Loco di Caiazzo Nino Marcuccio” - “Associazione della Terza Divisione di Fanteria US Army “ e dell’”Associazione Fotografica Elvira Puorto.” Il premio è stato assegnato nelle precedenti edizioni a prestigiosi storici, saggisti e documentaristi come Emilio Gentile, Edit Bruck, Lia Levi, Mimmo Franzinelli, Marcello Flores, Udo Gumpel, Carlo Greppi, Pietro Suber, Daniele Cini, Michela Micocci, Vincenzo Sinapi e altri.

I VINCITORI:

ISABELLA INSOLVIBILE con  Prigionia Alleata In Italia 1940-1943” (Viella) è la vincitrice della quinta edizione del “Premio Monte Carmignano per l’Europa” per la SAGGISTICA.

·        ISABELLA INSOLVIBILE è professoressa associata di Storia contemporanea presso l’Università telematica Mercatorum. Si è laureata nel 2003, con lode, presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e ha conseguito due dottorati di ricerca, nel 2010 in “Storia della Società Europea” presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, e nel 2021 in “Innovazione e gestione delle risorse pubbliche” (curriculum storico) presso l’Università degli Studi del Molise. In entrambi i casi il dottorato è stato conseguito con il massimo dei voti. Collabora con la Fondazione Museo della Shoah di Roma e con Rai Cultura-Rai Storia. Ha partecipato, in qualità di relatrice, a numerosi convegni nazionali e internazionali. Si occupa prevalentemente di storia militare e di storia della Shoah, con ricerche relative alla Resistenza, alla prigionia e ai crimini di guerra. Tra i suoi libri, ricordiamo Cefalonia. Il processo, la storia, i documenti (Viella 2017, con Marco. De Paolis); Wops. I prigionieri italiani in Gran Bretagna (1941-46)(ESI 2012); Kos 1943-1948. La strage, la storia (ESI 2010).

Per la sezione NARRATIVA STORICA il riconoscimento è andato a FABIO FIORE per il libro “L’affaire Matteotti”, (Laterza)

·        FABIO FIORE è un insegnante, traduttore e saggista.

CARLOTTA MORGANA con “Da Corso Vercelli A Treblinka” - (Giuntina) è vincitrice della quinta edizione del “Premio Monte Carmignano per l’Europa” SEZIONE EUROPA.

·        CARLOTTA MORGANA, giornalista professionista, caposervizio di cronaca e cultura per oltre venticinque anni al Giorno, da anni si occupa, in virtù della sua appartenenza alle associazioni Italia-Israele e amici di bereshit lashalom, di promuovere la cultura della Memoria. Collabora con numerose scuole medie  e superiori nell’organizzazione di incontri tra testimoni della shoah e studenti. Vive e lavora a Milano.

Per la SEZIONE CAMPANIA e TERRE DI CONFINE il riconoscimento è andato a

GIUSEPPE FOSCARI con “Il Lungo 1922: da Roma a Salerno. L’entusiasmo della marcia il marcio dell'entusiasmo” - (D’Amico Editore)

·        GIUSEPPE FOSCARI è professore associato di Storia Moderna e Storia Contemporanea presso il Dipartimento di Studi Politici e Sociali dell’Università di Salerno. Annovera numerose monografie e saggi in cui si è occupato della storia del Mezzogiorno tra XV e XX secolo, di sistemi fiscali e tasse, di rivolte e rivoluzioni, di storia ambientale e di studi sul dissesto idrogeologico nell’Ottocento, del fascismo.

Per la SEZIONE MULTIMEDIA ha vinto il documentario “Quattro Giorni per la liberta: Napoli 1943”, regia di MASSIMO FERRARI.

·        MASSIMO FERRARI, autore e regista dirige per Sky Cinema, Mediaset e La7 numerosi documentari sui miti del cinema italiano: da Roberto Benigni a Sophia Loren, da Totò a Manfredi, e poi Germi, Dino Risi, Tognazzi e Alberto Sordi. Questi documentari hanno partecipato alla Festa del Cinema di Roma, Toronto International Film Festival, New York Film Festival.

Nel corso della Cerimonia l’Associazione Monte Carmignano per l’Europa assegnerà il Premio Speciale “Tommaso Sgueglia” dedicato alla memoria del fondatore del Premio e presidente della relativa associazione, scomparso nel 2023. Il premio che verrà consegnato ai vincitori è un’opera di pregevole fattura del maestro Arturo Casanova.  Interverranno alla cerimonia di premiazione Lutz Klinkhammer, Paolo Albano, Giuseppe Roma, Giuseppe Angelone, Antimo Della Valle, Oreste Insero, Angelo Insero, in presenza del sindaco di Caiazzo Stefano Giaquinto, del Sindaco di Piana di Monte Verna Stefano Lombardi, del Presidente dell’Associazione Monte Carmignano per l’Europa Giovanni Sgueglia. Un particolare e doveroso ringraziamento viene rivolto dal direttivo AMCPE al Comune di Caiazzo che patrocina e contribuisce alla realizzazione dell’evento, agli Enti e alle Associazioni  patrocinanti,  a tutte le Scuole aderenti al concorso,  al Comitato Scientifico componente la Giuria del Premio Monte Carmignano e alla prof.ssa Ilaria Cervo, presidente dell’Associazione Storica del Caiatino, curatrice della sezione didattica del Premio dedicata alle Scuole per il loro costante  ed infaticabile impegno senza il quale questa manifestazione non avrebbe modo di esistere.

13 ottobre 2024

PERCORSO DI FORMAZIONE PER CATECHISTI E EDUCATORI A.C.R. ORGANIZZATO DALL’UNITA’ PASTORALE DI PIEDIMONTE MATESE.

PIEDIMONTE MATESE – Ieri Pomeriggio presso l’Oratorio San Domenico Savio ha avuto inizio un percorso di formazione per Catechisti ed Operatori ACR, Organizzato dall’Unità Pastorale di Piedimonte Matese. Il percorso di formazione proposto mira innanzitutto alla crescita personale, 

spirituale ed educante e vuole donare strumenti che possano essere utili all’esercizio del proprio servizio di operatori parrocchiali. Le tematiche proposte dal percorso formativo mettono al centro la dimensione dell’essere più che del fare, la dinamica relazionale (con Dio e con gli altri) e, in seguito, 

forniscono quegli elementi del sapere e del saper fare che non possono mancare nell’azione educativa. All’incontro a cui hanno partecipato Don Armando Visone, Don Carlo Pio Bernieri, catechisti delle tre parrocchie, Operatori dell'ACR e degli Scout è stato animato dal seminarista Giuseppe Tozzo il quale rimarcando le caratteristiche dell’educatore a 

sottolineato che la formazione è un processo che aiuta il battezzato a prendere forma, a svelare cioè la sua identità più profonda, che è quella di figlio di Dio in relazione di comunione con gli altri fratelli. L’opera formativa agisce come una trasformazione della 

persona, che interiorizza il messaggio evangelico, di modo che questo possa essere luce e orientamento per la sua vita e missione. Formarsi allora è una necessità personale ed ecclesiale, in relazione a sé e alla comunità che “manda” coloro che accompagnano nella fede. La formazione, infatti, aiuta 

catechisti, educatori e operatori parrocchiali a maturare come persone, come credenti e come apostoli. La vera formazione alimenta, soprattutto, la spiritualità di ciascuno, in modo che il proprio agire scaturisca principalmente dalla testimonianza della vita stessa. Con la formazione questi soggetti devono diventare consapevoli di essere, in quanto battezzati, veri discepoli missionari, cioè soggetti attivi di evangelizzazione e, in base a questo, abilitati dalla Chiesa a comunicare Perché il Vangelo.

Pietro Rossi

 

07 ottobre 2024

ASSEMBLEA DIOCESANA DI AZIONE CATTOLICA A RAVISCANINA.

RAVISCANINA- L’Azione Cattolica Diocesana di Alife-Caiazzo ha dato il via con gioia ed entusiasmo al nuovo anno associativo con l’assemblea di inizio anno che si è svolta ieri pomeriggio presso l’Auditorium “Gaudium et Spes” di Raviscanina. E’ stata l’occasione, non solo per riflettere sull’icona biblica tratta 

dal Vangelo di Luca (cap. 5, 1-11) “Prendi il largo” che accompagnerà il cammino associativo di quest’anno, ma anche per conoscere quella che è la proposta associativa e le linee giuda che guideranno il cammino dei settori ed articolazioni. Durante l’assemblea, la Presidente diocesana, Cinzia Brandi e i Vice Presidenti hanno illustrato le proposte associativa annuali dei settori Adulti, Giovani e ACR. L’incontro, a cui hanno partecipato anche gli Assistenti Diocesani Don Pasquale Rubino e Don Fabrizio Del Gado, è stata l’occasione 

propizia per discutere i dettagli operativi e le iniziative che aspettano l’associazione nei prossimi mesi, offrendo un’opportunità per condividere idee e visioni con i membri di altre parrocchie e livelli associativi. Per garantire la partecipazione in modo efficace e trasversale sui vari settori e sull’articolazione delle attività, sono stati organizzati dei tavoli di discussione 

anche per fornire dettagli sul processo di tesseramento, un passo essenziale per essere parte attiva della comunità associativa. L’Assemblea Diocesana dell’Azione Cattolica di Alife-Caiazzo, tenutasi a Raviscanina, è stata senza dubbio una occasione per fare il pieno di entusiasmo e consapevolezza, per 

affrontare il nuovo anno, proiettati a vivere pienamente la fede e la scelta associativa, anche in prospettiva dell’Anno Giubilare che attende tutti i fedeli e che sarà per gli aderenti di AC ancora più gioioso, per la santificazione di Pier Giorgio Frassati, figura di riferimento soprattutto per i giovani.

Pietro Rossi

31 agosto 2024

GREST: LATO B

PIEDIMONTE MATESE *- Durante questa estate che volge al termine tutti avete sentito parlare dei GREST parrocchiali, luoghi di incontro, dove bambini di ogni età e personalità trascorrono le torride giornate estive seguiti da equipe di altrettanti 

operatori parrocchiali, giovani, ragazzi e animatori. Ieri sera, presso l’Oratorio Domenico Savio, si è svolta la festa conclusiva del GREST organizzato dall’Unità Pastorale di Piedimonte Matese a cui ha partecipato anche Mons. Giacomo Cirulli Vescovo delle Diocesi di Alife-Caiazzo, Teano-Calvi e Sessa Aurunca. Momenti di preghiera, canti, balli e recitazione hanno suggellato il 

successo anche di questa edizione del GREST che ha visto protagonisti le tre Comunità Parrocchiali di Piedimonte Matese. Tutti vedono il lato esteriore del GREST e raccontano di quello che si fa, ma pochi sanno che cosa c’è realmente dietro questo evento (il cosiddetto lato B) una grossa macchina organizzativa che 

ha coinvolto le intere Comunità Parrocchiali di Ave Gratia Plena, Santa Maria Maggiore e San Marcello di Sepicciano. Organizzare un GREST per una Parrocchia è veramente un lavoro estenuante, organizzarlo per una Unità Pastorale (le tre 

Parrocchie di Piedimonte Matese) significa ore e ore di lavoro per pianificare e gestire un'attività estiva rivolta a tanti bambini e ragazzi, che di solito svolgevano nelle proprie parrocchie.  Plasmare un programma di attività che include giochi, laboratori, momenti di preghiera e riflessione, 

escursioni e eventi speciali bilanciando attività ludiche con momenti di approfondimento spirituale. Inoltre bisogna organizzare i luoghi in cui si svolge il GREST, stabilire le necessità logistiche (spazi, materiali, attrezzature). In sintesi le due 

settimane di GREST negli Oratori di Piedimonte Matese, la mattina presso quello di San Filippo Neri e la sera presso quello di San Domenico Savio, si possono riassumere con le seguenti parole: polvere, sudore, musica, merende, giochi, acqua, catechesi, preghiera, magliette, gioia, stanchezza, 

gratitudine. I tre Parroci Don Massimiliano Giannico, Don Armando Visone e Don Emilio Meola hanno guidato la grande macchina organizzativa, tanti ragazzi, pronti a servire i più piccoli, oltre 100 bambini, felici di giocare e di ascoltare la parola di Dio e anche tanti operatori parrocchiali capaci di accudirli come figli. Per dare 

meglio l’idea del “Lato B”, cioè di quello che c’è dietro l’organizzazione di un GREST, ho chiesto ad alcune persone dello STAFF di descriverci in breve l’esperienza vissuta al GREST.

-      Credo che aldilà dei giochi e del numero delle attività ricreative, il Grest permette la crescita personale di ogni singolo “grestino” 


che attraverso lo svago acquisisce e consolida valori quali quelli del sacrificio, dell’amicizia, del prendersi cura dell’altro, del rispetto delle regole. Inoltre il lavoro di noi animatori non è soltanto a senso unico, noi infatti non doniamo soltanto affetto, tempo e pazienza, ma al tempo stesso, riceviamo l’amore e l’ammirazione di moltissimi bambini che vedono in noi i modelli da imitare e superare. Anche se non sono stata sempre perfetta, sono felice di essere ricordata positivamente da molti bambini e di essere riuscita ad esprimere la parte migliore di me. Quest’esperienza ormai al termine la porterò per sempre con me, vivendola negli occhi e ricordandola nel cuore.

-   “Al termine di questa impresa credo che la cosa che maggiormente resta sia la gratitudine. Una città di relazioni e di soggetti i più differenti che condividono spazi e tempi ciascuno portando un bagaglio di gioie e di dolori, di incertezze e timori che rendono la miscela GREST esplosiva, umanamente parlando. Ecco allora la gratitudine: per quello che abbiamo sperimentato e per quello che, certamente, continuerà ad operare, perché i semi gettati, germoglieranno.”

Personalmente non troverò mai le parole giuste per descrivere cosa è stato per me il GREST, che esprimano veramente l’esperienza vissuta. In queste due settimane mi sono spesso messo da parte per osservare i sorrisi dei bambini e la gioia nei volti degli animatori, per portarli come ricordo negli anni futuri. Il 

GREST è la vera testimonianza che “Servire è regnare”, che ciò che si fa per amore, per altri, vale più di qualsiasi cosa. Riporterò ogni abbraccio, e ogni risata, e ogni pianto perché infondo il GREST non è solo giocare, è qualcosa di più, ed è questo quello che fa la differenza. 

Ho voluto raccontare questa esperienza, che ho avuto il piacere di vivere insieme a tanti Operatori Parrocchiali dello Staff, per far capire che realmente non è facile essere un “Adulto responsabileperché i giovani hanno bisogno di adulti che si facciano loro compagni nel cammino tutto in salita verso la scoperta della propria identità e del proprio posto nella 

vita. Durante il GREST si deve ricordare tutto, sapere sempre cosa c’è da fare, e si deve anche essere capaci di motivare gli altri animatori, spronarli, o richiamarli se sbagliano. Agire come una mamma o un papà che si prende cura dei figli, preparare la merenda, mettere un 

cerotto su una “feritina” o consolare il proprio figlio caduto come si fa a casa, così è stato fatto, ma in una famiglia allargata, con 100 figli che sono lì a giocare, pregano e stanno insieme. È vero che c’è più gioia nel dare che nel ricevere ma è anche vero che abbiamo 

ricevuto tanto. Seppur siamo noi, nel nostro servizio ad accogliere e prenderci cura dei ragazzi, sono loro, bambini e animatori i primi a dimostrarci l’amore gratuito di Gesù, con un buongiorno, un abbraccio o una chiacchiera.
Pietro Rossi

* componente Staff del GREST