Caserta
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“Ho rifiutato la candidatura al secondo posto nella lista PD, collegio
proporzionale di Caserta/Benevento. Per la seconda volta, come avvenne già nel
2018, mi è stata proposta una candidatura in posizione non utile. Non mi sono
mai sottratta alle battaglie politiche e al senso di responsabilità di chi vive
in una comunità e ne rispetta regole e obiettivi. Ma a tutto c’è un limite. Il
Partito Democratico ha votato nell’ultima direzione i criteri per la
composizione delle liste: radicamento territoriale, no paracadutati dall’alto,
no pluricandidature, vero rispetto della parità di genere, valorizzazione del
merito e delle competenze. Quanto al criterio della territorialità, io sono
stata sostenuta da decine di sindaci e amministratori del territorio, le cui
problematiche ho sempre rappresentato con coraggio e passione. Quanto al merito
e alle competenze, sia in Parlamento prima, che, durante il Covid poi in segreteria
nazionale, ho sempre dato il massimo contributo, per la scuola e l’istruzione,
ascoltando con rispetto e serietà i problemi di migliaia di docenti, dirigenti,
alunni, personale ATA, contribuendo alla comprensione e spesso alla positiva
soluzione degli stessi. Le donne sono state mortificate e, in alcuni casi,
addirittura inserite più volte, per far scattare gli uomini! Nel partito, ho
sempre avuto rispetto dei ruoli e delle scelte, anche nei momenti difficili e
quando non le condividevo, sempre anteponendo gli interessi collettivi alle mie
personali considerazioni. Ma a tutto c’è un limite, dato dal rispetto della
dignità, non solo mia, ma di un territorio che avrebbe dovuto essere più
fortemente rappresentato. Il Pd ha deciso di fare a meno di questo contributo,
perseguendo logiche diverse. Pertanto, con amarezza, ma senza rancore, non
posso che prenderne atto ed agire di conseguenza”. Lo dichiara Camilla
Sgambato (nella foto), componente della direzione nazionale del Pd e già
responsabile nazionale Scuola del partito.
Pietro Rossi