PARMA -
Confermata la XX° edizione di Cibus 2021, Salone Internazionale
dell’Alimentazione, che sarà la prima fiera dell’anno totalmente ed
esclusivamente dedicata ai prodotti agroalimentari italiani. L’imprevedibilità
della pandemia ha suggerito a Fiere di Parma e a Federalimentare di valutare lo
spostamento in avanti della data di apertura di Cibus2021, inizialmente
prevista per il 4 maggio. Per fissare la nuova data sono stati avviati, già
alla fine del 2020, due sondaggi: uno su un campione rappresentativo degli
espositori di tutti i settori alimentari, l’altro su un panel di 1.500 buyer
nazionali ed esteri provenienti da tutte le geografie di riferimento. Due le
possibilità che stanno emergendo: aprire Cibus nella terza settimana di giugno,
prima di Vinitaly, oppure agli inizi di settembre, prima del Salone del Mobile.
La scelta finale dovrà naturalmente tener conto dell’andamento della pandemia e
della campagna di vaccinazione. Fiere di Parma e Federalimentare, in accordo
con Ice-Agenzia e i principali attori della filiera agroalimentare, contano di
poter fissare a breve la data definitiva. Il 95% delle tremila aziende che
avevano prenotato il proprio stand per Cibus 2020, poi cancellata, ha già
confermato la propria presenza. Una risposta positiva sta arrivando anche dai
buyer esteri, tanto che è previsto un budget senza precedenti di oltre 3
milioni di euro per favorire l’incoming. La scommessa è quella di incrociare la
progressiva ripresa produttiva e commerciale in Italia e nel mondo. Cibus 2021
sarà una fiera in presenza, per presentare i nuovi prodotti e per consentire
alla community internazionale di tornare sul territorio, a visitare le aziende
fiore all’occhiello del food and beverage italiano. Ma l’evento capitalizzerà
anche il matching generato in questi mesi dalla piattaforma on-line
MyBusinessCibus e dai contenuti sviluppati in ambiente Phigital e Digital da
Cibus Forum e Cibus Lab, portale sul quale saranno organizzati per tutto il
2021 nuovi workshop con la partecipazione di aziende e buyer nazionali ed
esteri.
Pietro
Rossi