CASERTA - L’imprenditore
Giuseppe Russo (nella foto) nominato presidente provinciale di Caserta e vice presidente
regionale della Fipe, la Federazione italiana dei pubblici esercizi aderenti a Confcommercio.
Un incarico di grande responsabilità in un momento tanto delicato e soprattutto
in un territorio, quale quello di Terra di Lavoro, che conta oltre diecimila
imprese legate ai settori della ristorazione e del tempo libero. Da una
indagine, condotta dalla Federazione su un campione di 340 imprese e pubblicata
appena pochi giorni fa, è emerso che - a due mesi dalla riapertura - il 68%
degli imprenditori è certo di non riuscire a tornare ai livelli del pre Covid
in tempi brevi. Tutti registrano infatti una perdita di fatturato del 40%. E
solo il 18,1% esprime una valutazione positiva sull’andamento dell’attività e
si dice ottimista sul futuro. ‘Sono dati che devono farci riflettere sulla
situazione attuale – ha dichiarato Russo – e che richiedono il massimo impegno
su tutti i fronti. In primis su quello istituzionale. Tutti i nostri interventi
saranno pertanto orientati a rafforzare le sinergie con gli enti locali e
regionali per tutelare la categoria, per potenziare la visibilità del
territorio e l’attrattività dei suoi siti e dei suoi prodotti agli occhi dei
turisti e degli investitori’. Poi l’appello al Governo e una serie di proposte:
‘Occorre estendere gli ammortizzatori sociali fino al 31 dicembre – precisa il
presidente – prolungare il credito d’imposta sui fitti e prevedere almeno una
rateazione per le tasse considerato che non è stato possibile rinviarne il
pagamento al 2021. Bene la proposta del Ministro per le politiche agricole,
Teresa Bellanova, di prevedere, nel prossimo decreto di sostegno ai settori
produttivi, un bonus da cinquemila euro a fondo perduto per i ristoratori.
Ottimo sarebbe adottare anche un voucher per le famiglie da spendere nei locali
e nei negozi. L’assenza di turisti, la diminuzione del potere di acquisto, lo
smart working e il clima di incertezza e paura legato al rischio di nuovi
contagi, hanno di fatto dimezzato le presenze nei pubblici esercizi che invece
hanno bisogno di una iniezione di liquidità per sostenere le spese’.
Pietro Rossi