20 maggio 2016

L’associazione culturale ‘Tre Grazie’ di Grazzanise presenta il romanzo di Antonella Palermo, ‘Veronica. Solo l’amore non basta’.



L’autrice partendo dalla storia di Veronica ricorda tutte le Veroniche vittime di violenza, non solo fisica. Un amore sbocciato nel periodo adolescenziale che condiziona sogni e scelte. Un amore che forse amore non è, che non risponde all’immaginario di Veronica, di tutte le Veroniche di qualunque età che in nome di questo sentimento sono disposte a rinunciare a se stesse, ai propri sogni, persino alla propria libertà, alimentando il senso di possesso di chi invece nell’altra persona non vede altro che un oggetto da gestire secondo il capriccio del momento. E’ così che Ludovico, il fidanzato di Veronica, la spinge a vivere con sensi di colpa nei suoi confronti ogni volta che percepisce una possibilità di crescita e di indipendenza da parte di Veronica che subisce tutte le colpevolizzazioni che Ludovico le muove sebbene lei si renda conto di non fare nulla di male. Le ingiustificate assenze nei momenti importanti della vita di Veronica, i ricatti morali, tengono la giovane col cuore sospeso. Fino a quando è lei a decidere che è giunto il momento di dire basta per aprirsi finalmente alla vita. A modo suo: con semplicità ma con tanta voglia di respirare, di vivere la sua età rispettando i valori e gli insegnamenti di una famiglia che le è sempre stata vicina, che ha cercato di proteggerla e di allontanarla da quell’amore malato, possessivo, ingiusto, un modo di vivere racchiuso in un’unica espressione: ‘Mi raccomando, a mamma!’.  Un modo errato ed egoistico di intendere l’amore che rivela una immensa carenza, quella della mancanza assoluta e totale del rispetto verso le persone in genere ma soprattutto verso la persona con cui si dovrebbe quotidianamente crescere e completarsi. Il grido di una giornalista, una donna attenta e sensibile, che sottolinea fortemente la carenza di dialogo e di educazione sentimentale che in ogni epoca si può riscontrare , che ai giorni nostri non è più accettabile poiché vi sono le condizioni giuste per porvi rimedio.