16 maggio 2014

Il tour elettorale di Rinascita Gioiese ha fatto tappa ad Auduni.

GIOIA SANNITICA – Un vero e proprio tour elettorale quello organizzato dal gruppo Rinascita Gioiese che ha deciso di portare il suo programma anche e soprattutto nelle frazioni che si estendono su una superfice comunale di  ben 54,42 km. Dopo la presentazione avvenuta in Piazza Municipio a Gioia centro, ieri sera, 15 maggio, è stata la serata della frazione Auduni. Il candidato Domenico Antonucci ha esordito facendo gli onori di casa, visto che ad Auduni ci vive. Il suo intervento ha rimarcato la necessità di spazi ricreativi x gli anziani, per esempio anche di un semplice bocciodromo. Con l’intervento-dibattito dei candidati Luciana Cappella e Mauro Riccitelli ci si è soffermati sul turismo. Luciana e Mauro hanno guardato al futuro. Mauro si è soffermato sul come attivare il turismo a Gioia, sulle idee. Mentre Luciana si è riallacciata al discorso parlando dei prodotti tipici che altro non sono che un elemento identificativo di un territorio poiché caratterizzano la memoria storia locale. La valorizzazione di essi significa valorizzare la posizione del prodotto sul mercato. Il candidato Carlo Marotti ha sfatato un mito, precisando simpaticamente che lui non ama solo la frazione Carattano ma tutte le frazioni. Il suo obiettivo e quello dell’intera compagine, infatti, è quello di rimarcare il senso di collettività. Istituire uno sportello del consumatore x andare incontro alle esigenze dei cittadini e lottare per la sburocratizzazione che li attanaglia. Su questo ha focalizzato l’attenzione la candidata Paola Damiano. La parola è poi passata al sindaco uscente e candidato Mario Fiorillo che, dopo aver parlato di progettualità passate e future, ha ribadito quanto la domanda rivolta al capolista n. 2 sia rimasta ancora inevasa: perché ha lasciato la squadra? Un comizio partecipato, questa la novità che il candidato sindaco Michelangelo Raccio ha voluto per il secondo appuntamento. Stavolta le sue doti comunicative le ha espresse interagendo volutamente con il pubblico al quale ha parlato di concretezza non senza ironizzare mettendo a nudo i punti deboli della squadra avversaria. Analizzando e soffermandosi su quanto era stato detto nel comizio di presentazione della lista n. 2. Ovviamente il fine era evidenziare quanto i “pettegolezzi” non giovino alla popolazione. 

Pietro Rossi