15 novembre 2013

Incontro sul tema: “La trappola delle leggi antiomofobia”.

Monsignor Angelo Spinillo

CASERTA. Venerdì 15 novembre, alle 18,30, alla Biblioteca del Seminario vescovile di Caserta, in via Redentore, 58, incontro sul tema: “La trappola delle leggi antiomofobia: verso la promozione dell’omosessualità, dei matrimoni e adozioni omosessuali?”. Il convegno fa seguito a un’analoga iniziativa che si è svolta l’11 ottobre scorso presso la Parrocchia di Sant'Elpidio Vescovo a Casapulla, a  cura di Alleanza Cattolica, in collaborazione con il gruppo Giuristi per la Vita. L’incontro sarà aperto dai saluti di Mons. Antonio Pasquariello, Vicario generale della Diocesi di Caserta, e del Dott. Pio Del Gaudio, Sindaco della città; introdurrà S.E. Monsignor Angelo Spinillo, Vice Presidente della CEI, Vescovo di Aversa ed amministratore della Diocesi di Caserta. Le relazioni saranno tenute dall’Avv. Fabio Candalino, dei Giuristi per la Vita, e dall’Avv. Giovanni Formicola, per Alleanza Cattolica. Oggetto dell’iniziativa è la legge anti omofobia, già votata alla Camera ed in attesa di essere discussa al Senato, di cui pochi sanno nonostante essa coinvolga in modo determinante la morale cristiana, minandola profondamente; infatti, la legge prevede, oltre alla condanna per qualsivoglia atto di violenza nei confronti degli omosessuali, aggravato dai “motivi abietti”, (peraltro già prevista dall’ordinamento giuridico attuale-condanna pienamente condivisa da Alleanza Cattolica), anche la nuova figura del “discorso discriminatorio”, ovvero la possibilità della legge stessa di “colpire ”coloro che affermassero che il matrimonio può esistere unicamente tra uomo e donna. In sostanza, esternare un concetto di legge naturale, come quello del matrimonio tradizionale tra individui di sesso diverso, costituirebbe di per sé un’affermazione “discriminatoria”, e come tale perseguibile penalmente. Quindi annunciare il Catechismo della Chiesa Cattolica in materia di omosessualità e matrimonio, sulla scorta di quanto già definito dal Magistero della Chiesa, appena ribadito dal Cardinal Angelo Bagnasco alle settimane sociali dei cattolici italiani, svoltesi a Torino a Settembre, significherebbe rischiare la galera per “reato d’opinione”! Un altro effetto disastroso, se passasse la legge, lo troveremmo nelle scuole, dove i termini sin qui usati di “madre” e “padre” andrebbero sostituiti con “genitore 1” e “genitore 2”! Siamo quindi di fronte ad una gravissima violazione del diritto naturale, non soltanto a qualcosa che offende la fede dei cattolici. E la Chiesa ci invita a difendere soprattutto il concetto di “famiglia tradizionale” senza scoraggiarci, perché ’”chi crede che la verità è figlia del tempo ha già ceduto alla dittatura del relativismo”. Ma qual è il fine che si prefiggono i sostenitori della legge anti omofobia? Ce lo chiarisce lo stesso Onorevole Scalfarotto, che ne è relatore e principale propagandista che, in un’intervista a L’Espresso del 26 agosto scorso, ammette che il dibattito sulla legge anti omofobia “precede quello sui matrimoni gay, o sulle unioni ”costituendo, di fatto, un’apripista per il passo successivo, cioè quello dell’approvazione dei matrimoni e delle unioni omosessuali, e di conseguenza la possibilità delle adozioni. Alleanza Cattolica invita, quindi, tutti i cattolici a partecipare all'iniziativa, e di impegnarsi a moltiplicare le occasioni di dibattito sull'argomento, per arginare l’avanzare della dissoluzione della morale e di impedire, in un futuro prossimo, il riconoscimento giuridico del matrimonio e delle adozioni omosessuali.
Salvatore Candalino