26 novembre 2013

IL PARTITO DEMOCRATICO VERSO L’ASSEMBLEA NAZIONALE



Gianluca Pascarella
PIEDIMONTE MATESE. Il Partito Democratico di Terra di Lavoro si prepara per l’elezione del Segretario, ad intervenire sull’argomento è Gianluca Pascarella referente dell’Area Renzi per l’Alto Casertano. L’otto Dicembre non si vota solo il Segretario, ribatte Pascarella, i criteri per la formazione delle liste per l’ assemblea nazionale chiesti dai Comitati Romani vanno condivisi anche qui in provincia di Caserta. Forse pochi sanno che insieme al segretario ci sono delle liste (bloccate) che selezioneranno per collegio la prossima assemblea nazionale del PD, composta da 1000 persone. Per la prima volta al terzo congresso del PD ci siamo finalmente chiesti come formare quelle liste per impedire che il prossimo segretario sia prigioniero di poteri e personalismi. Nulla vieta che divengano criteri di tutti, noi per ora offriamo al nostro candidato Matteo Renzi uno strumento “forte” che nessun candidato segretario ha mai avuto prima contro gli interessi delle correnti, la prima cosa da rottamare. La definizione di criteri vuole fare in modo che la costituzione della prossima assemblea nazionale del PD sia rappresentativa del Partito che vogliamo. E’ nostro auspicio che questi criteri appartengano a tutte le mozioni in campo, ma come sostenitori di Matteo Renzi le riepiloghiamo per ribadire che vogliamo eleggere un segretario che abbia nella propria assemblea non il luogo del ricatto delle vecchie filiere, ma un luogo di critica e libera elaborazione politica. Non vogliamo che accada di nuovo ciò che è accaduto con Veltroni e Bersani, non vogliamo un segretario prigioniero di piccoli potentati territoriali e personalistici. Per questo chiediamo che nella composizione delle liste vengano seguiti i seguenti criteri e vigileremo e lavoreremo affinché questo accada in tutta Italia.  In breve queste sono le richieste dei renziani, 1) In ottica di dare rappresentanza a tutte le esperienze amministrative, ma di non creare un’assemblea di soli eletti, è opportuno che in ogni collegio NON possano essere candidati più di un parlamentare, di consigliere comunale, di un assessore contemporaneamente; 2)Rispetto della parità di genere e rappresentanza generazionale e rappresentanza dei nuovi italiani (promemoria visto che almeno la parità di genere è già recepita dallo Statuto); 3)In ottica di creare un Partito sempre più vicino al Paese, è opportuno che nella composizione delle liste si dia rappresentanza il più possibile a militanti e sostenitori la cui carriera lavorativa e professionale non sia dipesa da meriti o appoggi politici, cercando di rappresentare tutte le professioni per dare un volto nuovo e più rappresentativo al PD del futuro che non sia formato solo da professionisti della politica. Nelle liste possibilmente devono essere valorizzate al massimo le esperienze e le competenze espresse dai comitati spontanei nati per il sostegno a Matteo Renzi, garantendo un’adeguata rappresentanza in assemblea di coordinatori ed attivisti provenienti dai comitati che hanno creduto nel progetto politico fin dalla prima ora. Chi è già stato in assemblea nazionale per due volte non può essere ricandidato. Tutto ciò, conclude Gianluca Pascarella, per far si che l’otto Dicembre 2013 inizi quel processo di cambiamento del Partito Democratico che finalmente scevro da ogni tatticismo possa portare ciascuno di noi a rimboccarsi le maniche e a dare quel contributo di cui il nostro Paese ha bisogno per ritornare ad essere la nostra amata Nazione Italia e non far si che tutto cambi perché nulla cambi.
Pietro Rossi