31 ottobre 2013

IL CONCIGLIO COMUNALE DI BAIA LATINA AFFRONTA LA PROBLEMATICA DELLE TERRE GRAVATE DA LIVELLI


Michele Santoro

BAIA LATINA - Nei giorni scorsi, su richiesta della minoranza consiliare, a Baia e Latina  si è tenuto un Consiglio Comunale per discutere la richiesta della minoranza: “Esame ed eventuale modifica della Delibera di G. C. n° 94 del 3/7/2013 e chiarimenti sui criteri valutativi ivi contenuti, in particolare se nella determinazione della valutazione del terreno si sia tenuto conto dell’intervenuta declaratoria di incostituzionalità degli artt. 9 e 62 della legge n° 203 del 1982 sancita dalla Corte Costituzionale con sentenza n° 318 del 2002 dei riferimenti ai Valori Agricoli Medi e se la Giunta Comunale nell’indicare il Coefficiente di rivalutazione ha tenuto conto dell’art. 9 della legge 1138 del 1970”. Ad inizio della discussione il Sindaco, Michele Santoro, ha chiarito al consiglio con un’ampia relazione le metodologie adottate nella redazione della deliberazione n° 94 contestata dalla minoranza, spiegando con precise citazioni legislative che in nessun modo,  con certezza, ha dichiarato Michele Santoro, ritengo si possa affermare che nella determinazione della valutazione non si è tenuto conto degli articoli 9 e 62 della legge n° 203/1982, peraltro dichiarati illegittimi con sentenza n° 318/2002 della Corte Costituzionale. Sostanzialmente è stato operato in linea con quanto statuito dalla Corte Costituzionale (Sentenza n° 406/1988  in merito alla necessità di rapportare i canoni ed il capitale di affrancazione “alla effettiva realtà economica”. Inoltre, il Sindaco ha doverosamente precisato che il tutto è nato della notifica   da parte del Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano di una ingiunzione di pagamento per bonifica di oltre 4.000 Euro relativa all’anno 2012, ed è stato quindi accertato  che  nel proprio territorio comunale vi sono beni civici   e terre cosiddette “legittimate” (o “allodializzate”) gravate da canoni (livelli) demaniali di natura enfiteutica. Conseguentemente, continua Michele Santoro, a seguito della comunicazione del Consorzio di Bonifica l’Ufficio preposto, in data 29 luglio 2013, ha trasmesso agli interessati una nota ad oggetto:Terre gravate da livello – Comunicazione  con la quale invitava a presentarsi presso l’Ufficio al fine di regolarizzare tale situazione. Nel contempo, continua la predetta nota, si comunica che eventuale domanda di affrancazione deve essere corredata dalla seguente documentazione ……..  Non si comprende proprio   quale sia la anomalia commessa degli Uffici comunali nel richiedere agli interessati di regolarizzare una situazione a dir poco grottesca; Anzi  non riesco a capire quando qualcuno afferma: “che il sottoscritto ha guardato agli interessi del Comune e non dei cittadini, bastonandoli con bollette definite esagerate”. A tal riguardo è doveroso precisare primo che la Giunta Municipale ha nel caso specifico fatto gli interessi dell’intera collettività e non di pochi cittadini che detengono delle proprietà della collettività senza corrispondere nessun canone anzi addirittura senza preoccuparsi di corrispondere almeno  il tributo consortile di bonifica che da anni il Comune e quindi noi tutti cittadini paghiamo al posto di chi ha in godimento dei terreni della collettività,   secondo nessuno è stato bastonato con bollette esagerate perche a nessuno è stato mai fatto pervenire nessuna bolletta o intimazione di pagamento che si voglia.   E’  stato solo ed esclusivamente fatta pervenire una nota con cui si invitavano gli interessati a presentarsi presso gli uffici comunali per regolarizzare una preesistente situazione. Al fine di chiarire  il vero oggetto del contendere diverso certamente da quello che evidentemente è stato comunicato e fatto passare all’opinione pubblica, và chiarito il diritto di proprietà di questi beni gravati da “livelli” che senza ombra di dubbio appartengono all’intera collettività in quanto appartengono al patrimonio del Comune. Infatti correttamente il Consorzio di Bonifica trasmette al Comune la cartella esattoriale in quanto il Comune è il legittimo proprietario. Nella sostanza, conclude Michele Santoro, per i predetti terreni gravati da “livelli” il Comune, oltre a non riscuotere il dovuto canone annuo da parte dei beneficiari, provvede da anni al pagamento degli oneri consortili a danno dell’intera collettività;  Per questi motivi, la Giunta Municipale rispettosa delle disposizioni di legge con deliberazione n° 94 del 3 luglio 2013 ha deliberato gli indirizzi da perseguire da parte degli Uffici preposti. Dopo ampia discussione, a maggioranza con i solo voti del Gruppo di maggioranza è stata approvata la seguente proposta formulata dal Sindaco Michele Santoro a nome dell’intera maggioranza. Che sostanzialmente recita:”Dall’analisi di quanto innanzi descritto, deriva la complessità della materia che non si esaurisce nel caso statistico generale di quanto indicato per il calcolo con la deliberazione di Giunta Municipale n° 94/2013 bensì, è necessario ripercorrere una casistica di casi particolari che sarebbe opportuno approfondirli caso per caso. Per questi motivi penso di interpretare il pensiero dei colleghi della maggioranza nel proporre la costituzione di una commissione di tecnici locali esterni che possa nel termine congruo di sei mesi analizzare le varie problematiche e sottoporre alla Giunta Municipale le proprie conclusioni. Consegnando evidentemente validi elementi conoscitivi necessari per la puntuale predisposizione dell’apposito regolamento da sottoporre all’esame di questo Consiglio. Successivamente alle determinazioni della Commissione sottoporre le conclusioni all’attenzione delle Associazioni di categorie interessate ed al competente Settore Provinciale dell’Agricoltura competente per territorio. Mentre non veniva approvata dalla maggioranza la proposta formulata dalla minoranza che raccoglieva solo tre voti.

Pietro Rossi