10 agosto 2013

IL SINDACO CAPPELLO RISPONDE ALL’INTERPELLANZA SULLA STAZIONE UNICA APPALTANTE PRESENTATA DALLA MINORANZA.


Antonio Di Marco
Vincenzo Cappello

PIEDIMONTE MATESE. Durante l’ultimo Consiglio Comunale di Piedimonte Matese  il Capogruppo di Sinistra Matesina , dr. Di Marco Antonio ha presentato una  interpellanza che  riguardava la Stazione Unica Appaltante, Stazione Unica che è attiva in provincia di Caserta. Viste le convenzioni che anche i Comuni  i adiacenti hanno fatto e sono diventati parte attiva di questo organismo che è nient'altro che una stazione che deve fornire trasparenza su appalti pubblici entro determinati limiti per lavori oltre i 250 mila euro e per servizi entro i 50 mila euro, il consigliere Di Marco, nella sua interpellanza ha chiesto alla Giunta se vi è l’intenzione di avviare un iter procedurale per aderire alla Stazione Unica Appaltante e se per il momento sono già in atto delle procedure per aderirvi. In merito a questa interpellanza sulla Stazione Unica Appaltante  ha risposto il Sindaco di Piedimonte Matese Avv. Vincenzo Cappello che ha dichiarato: “Devo dire che l'amministrazione già si è attivata e ha preso in passato anche in considerazione la possibilità di aderire. Soltanto che ci siamo resi conto che le cose negative sono diverse, non sono solo quelle che appaiono. Prima di tutto volevo dire che nell'ultima convenzione, quella che si è attivata il 1° ottobre 2012 gli importi sono aumentati, da 50 mila sono passati a 200 mila. Poi si è stabilito che le procedure verranno curate dal Provveditorato delle Opere Pubbliche e non più dalla Provincia di Caserta. Fra le cose negative che si verificano con la Stazione Unica Appaltante sono soprattutto i tempi, che sono molto molto lunghi. Faccio l'esempio del Comune di Sant'Angelo di Alife che ha avuto tantissime difficoltà e che ha dovuto procedere con mezzi propri e personale all'espletamento delle gare di appalto del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, nonché diverse opere pubbliche, perché rischiavano di perdere i finanziamenti. Probabilmente i Comuni sono molti, l'organizzazione, la struttura è piccola e non riescono ad assicurare in tempi brevi l'affidamento della gara. Oltre a questo devo dire che ci sono degli oneri economici non indifferenti, che vanno sempre a carico dei Comuni. Loro hanno la possibilità, per esempio, di integrare la pubblicazione sui quotidiani con notevoli costi a carico dei Comuni. Faccio, anche l'esempio che hanno la possibilità di nominare dei consulenti, degli esperti, che hanno dei costi enormi a carico del Comune. Per esempio dove l'appalto dovrebbe essere aggiudicato con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, l'ente associato deve assumere a proprio carico gli oneri economici dei compensi spettanti ad eventuali componenti esterni esperti alla Stazione Unica Appaltante. Poi c'è da rilevare che, come previsto dall'Art. 12 della convenzione, sono stabiliti i compensi da corrispondere. Faccio degli esempi: l'1,5% sugli importi fino a 500 mila, l'1% per gli importi da 500 mila a 2 milioni di euro. Quindi vediamo che questi importi lievitano sempre di più. Inoltre per le gare da aggiudicare con criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa è previsto a carico sempre dei Comuni fino a massimo di 30 mila euro. Gli accertamenti effettuati poi dalla Stazione Unica Appaltante circa i requisiti morali, tecnici e finanziari delle imprese partecipanti alle gare, sono identici a quelli che effettua il Comune, il quale però spende molto meno e impiega meno tempo per l'espletamento delle gare. Noi riteniamo che in 6 anni non abbiamo avuto nessun tipo di problema. Per qualche gara che è stata impugnata al TAR è stato confermato l'esito da parte del Giudice Amministrativo. Quindi siamo molto molto sereni da questo punto di vista. Devo anche dire che Comuni limitrofi hanno avuto delle infiltrazioni di ditte comunque legate alla camorra sebbene ci fosse la Stazione Unica Appaltante. Quindi siamo molto molto sereni da questo punto di vista e riteniamo di dover continuare a gestire direttamente gli appalti con il Comune. “
Pietro Rossi