12 luglio 2013

GUARDIA DI FINANZA DI CASERTA ESEGUITE 2 ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE E IL SEQUESTRO DI UN LOCALE DELLA MOVIDA CASERTANA



CASERTA. Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Caserta ha eseguito 2 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti e il sequestro di una società che gestiva un locale molto frequentato dalla movida casertana. I predetti, a seguito delle indagini condotte dalle Fiamme Gialle, sono stati ritenuti responsabili dall’A.G. inquirente di concorso in bancarotta fraudolenta per distrazione e preferenziale. I dettagli dell’operazione nel Comunicato Stampa della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.  

Guardia di Finanza - Comando Provinciale Caserta


PROCURA DELLA REPUBBLICA di Santa Maria Capua Vetere
sezione criminalità economica e finanziaria
COMUNICATO STAMPA
A conclusione di un'articolata indagine, coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere- Sezione criminalità economica e finanziaria- il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Caserta ha eseguito in data odierna un decreto di applicazione del sequestro preventivo sull'intero complesso dei beni, materiali ed immateriali, di pertinenza della società " Il Chiostro s.r.l. " con sede in Caserta alla via Mazzini e due ordinanze applicative della misura degli arresti domiciliari nei confronti di Crisci Gerardo e Crisci Sandro, rispettivamente gestore di fatto della Contemporaneo s.r.l. e titolare della Hair Design s.a.s. nonché socio de L'Ipotesi s.r.l. , società risultanti beneficiarie delle somme oggetto di distrazione.
I reati contestati agli indagati, nei diversi ruoli, riguardano fatti che hanno fatto emergere, allo stato, i reati di cui agli articoli 110 c.p. e 216 comma 1A n.l e comma 3A , art 223 R.D. 267/42 (concorso in bancarotta fraudolenta per distrazione), 1 10 c.p. e 216 comma 1A n.2 (concorso in bancarotta fraudolenta documentale).
La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza risulta, inoltre, riconosciuta nei confronti di altri indagati che ricoprono cariche sociali in alcune s.r.l..
Risulta, altresì, contestata la condotta di riciclaggio a carico di funzionari di un istituto di credito, i quali pur a conoscenza dello stato di decozione della Contemporaneo s.r.l.- società poi dichiarata fallita - registravano le operazioni sottese alla cessione del ramo d'azienda dell'indicata società simulando l'uso del contante, in modo da determinare l'errata registrazione nell'Archivio Unico Informatico -violandone la richiesta integrità - e consentendo agli indagati di parcellizzare la provvista per agevolare il trasferimento della stessa, compiendo- pertanto- operazioni volte ad ostacolarne l'individuazione della provenienza illecita degli importi, derivante dalla sua natura distrattiva.
Dalle indagini emerge come gli indagati, componenti direttamente o per interposta persona la compagine sociale della Contemporaneo Caffè s.r.l.- cessionaria del ramo d'azienda della Contemporaneo s.r.l.-, abbiano distratto dal conto della società l'importo  complessivo  di    500.000,00  circa,  compiendo  operazioni  di

bonifico e di versamento registrate come avvenute per contanti , ma in concreto realizzate attraverso operazioni qualificate contabilmente quali "restituzione crediti verso soci " che, di fatto, realizzavano una parcellizzazione degli importi fraudolentemente distratti con attribuzione delle somme in favore degli indagati.
S.M. Capua Vetere 12 luglio 2013
Il Procuratore della Repubblica Aggiunto Coordinatore sezione criminalità ecpnomica e finanziaria
Luigi Gay  Vi   (\