15 giugno 2013

L’inaugurazione della mostra sui Sanniti nel territorio di Piedimonte Matese riapre le porte del Museo Civico “R. Marrocco”.



Piedimonte Matese – Dopo circa quarant’anni di chiusura forzata, il Museo Civico di Piedimonte Matese riapre i battenti grazie alla tenacia del Sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello e di alcuni amministratori tra cui l’Assessore all’urbanistica Attilio Costarella che hanno creduto, negli anni, all’iniziativa. Il lungo progetto di recupero che ha interessato l’intero plesso di S.Domenico, partito alcuni anni orsono sotto la giunta guidata dall’allora Sindaco Carlo Sarro,

e portato a termine dall’attuale amministrazione guidata dal Sindaco Vincenzo Cappello vedrà finalmente consegnare alla cittadinanza questo sito monumentale dove ha sede il Museo Civico di interesse regionale intitolato all’insigne storico e cultore  Raffaele Marrocco. A riaprire i battenti dell’importante istituzione cittadina Domenica 16 giugno, con inizio alle ore 18.00 nella suggestiva cornice del complesso monumentale dell’ex Convento di San Tommaso d’Aquino, che i piedimontesi conoscono come San Domenico, sarà  l’inaugurazione della mostra “Gens fortissima Italiae. I Sanniti nel territorio di Piedimonte Matese”. A dare la notizia alla stampa, visibilmente soddisfatto, è stato lo stesso Sindaco di Piedimonte Matese Vincenzo Cappello il quale ha precisato agli operatori dell’informazione che il progetto è stato possibile grazie ad un finanziamento del Ministero per i Beni Culturali e alle risorse provenienti dal fondo istituito con la rinuncia delle indennità di carica degli amministratori. Il Museo Civico esporrà nelle proprie sale, oltre alla mostra sui Sanniti, reperti di era preistorica, epigrafi, vasi, armi e oggetti in ceramica, alcuni restaurati di recente. I fiori all’occhiello delle collezioni museali sono rappresentati da due statuette in bronzo di piccole dimensioni, il già ormai famoso Corridore di Cila e l’Ercole in assalto. Il Comune, ha commentato l’Assessore delegato Attilio Costarella, per fare in modo che la struttura abbia una autonomia amministrativa ha approvato anche un regolamento per l’utilizzo degli spazi del plesso di S.Domenico, il Chiostro, l’Auditorium e le sale per lo svolgimento di eventi culturali, manifestazioni, convegni, ricevimenti di matrimonio, comunioni, battesimi,  sempre nel rispetto dei luoghi, i cui proventi verranno utilizzati per le spese del complesso monumentale e del Museo Civico in esso ospitato. Stiamo avviando, ha concluso la Direttrice Scientifica del Museo Dott.ssa Raffaella Martino, un esperimento di attività culturale che fa perno su questa istituzione museale, un luogo, cioè, che non raccoglie solo oggetti ma anche idee e iniziative. Avvieremo un processo di conoscenza non solo nel Museo ma anche nel territorio iniziando dalle scuole. In sinergia con le altre istituzioni puntiamo a rientrare nel circuito dei musei e degli attrattori culturali della nostra regione. La riapertura del Museo a Piedimonte Matese è il punto di partenza per ragionare insieme alle altre risorse del territorio enti, associazioni e imprese per improntare un piano di sviluppo sostenibile.

Pietro Rossi