18 maggio 2013

Grande successo per l’appuntamento conclusivo della quarta edizione del Concorso I Piatti tipici del Medio Volturno



LIBERI. Si è tenuto presso il ristorante “La Bottega” di Liberi l’appuntamento conclusivo della quarta edizione del Concorso I Piatti tipici del Medio Volturno; ospite della serata la Società agricola Sclavia, che ha offerto come degustazione agli ospiti alcuni vini provenienti dalle proprie cantine.  Il ristorante situato nel centro storico, è ubicato nella vecchia bottega da sarto del nonno del titolare, Sabatino Matarazzo, che insieme alla famiglia, cura la gestione del suo locale, nel rispetto delle tradizioni enogastronomiche locali. Giunti al ristorante, davvero una piccola bottega d’angolo, a guardia di un vicoletto, protetta da un’arcata, gli ospiti hanno potuto degustare il Pallagrello bianco “Calù”, proveniente dalle vigne dell’azienda Sclavia. Ad accogliere i commensali, circa 70 persone, oltre ai proprietari, c’erano la vice-presidente della Pro Loco di Liberi Michela Santagata, l’assessore comunale Massimiliano Isolda e lo staff della Pro loco Caiazzo; anche il primo cittadino, Antonio Diana è passato per  salutare e dare il benvenuto agli ospiti. Inoltre, il funzionario della Mediolanum, Antonio Di Rienzo, ha invitato i presenti alla partecipazione al concorso indetto dal suo Istituto attraverso la compilazione di una cartolina attraverso il cui sorteggio mensile è possibile accedere a ricchi premi. La cena sottoposta alla valutazione della giuria tecnica e della giuria popolare era composta Da una Focaccia con lardo alle erbe, soufflé alle ortiche, flan di ricotta al basilico, melanzane alla cafone,  frittelle di fiore di sambuco. Come primo una Zuppa di cipolle alla Izinò, Mal tagliati di castagne al ragù di cinghiale. Come secondo piatto  Agnello in casseruola con patate e per finire come Dessert una Coppa stracciatella con biscotti al miele. La cena è stata accompagnata da dell’ottimo Casavecchia; e nel corso della serata si sono avvicendati all’attenzione dei giurati i soci dell’Azienda Sclavia: il Dr. Andrea Granito ha raccontato la storia della nascita dell’azienda, nata dall’entusiasmo  e dalla “voglia di un ritorno alle antiche tradizioni di famiglia, voglia di sentire la terra sotto i piedi nudi e l’odore dell’uva matura che rinfranca lo spirito”. Insieme al dr. Granito altri appassionati si sono uniti nel progetto, dando alla “famiglia” Sclavia altri membri giovani e meno giovani, tutti animati dallo stesso entusiasmo, dalla stessa passione di far tornare a vivere luoghi un tempo vanto dei potenti, oggi conosciuti solo per i fatti di cronaca nera e la cui unica “risorsa”, come molti credono, è il pattume. La sig.ra Pina Seccareccia, in armonia con quanto detto dal dr. Granito, ha invitato poi gli ospiti alla manifestazione che si terrà domenica 26 maggio presso l’azienda Sclavia, in cui gli avventori, oltre a degustare i vini, assaggeranno prodotti tipici del luogo. A metà cena è stato proiettato il cortometraggio “… C’era una vigna. Storia di Pallagrello”, un progetto di Manuela Schiano Lomoriello, per la regia di Ciro Scognamiglio,  realizzato presso la tenuta Sclavia. Gli ospiti sono così stati catapultati al tempo di Ferdinando di Borbone, estimatore geloso di questo nettare. A questo punto non poteva mancare all’appello il Pallagrello nero, il  “Montecardillo”, associato ad un piatto di formaggi, disposti a ventaglio, come i vigneti del Borbone. Tra ottimi piatti, deliziosi vini e un’atmosfera sospesa tra l’informalità della simpatia dell’organizzazione e il prestigio della storia di cibi e bevande, si è conclusa questa edizione del Concorso. Non poteva avere miglior conclusione e , per dirla il più regalmente possibilmente possibile, Ad maiora.
Pietro Rossi