13 maggio 2013

DI TOMMASO PRESENTA UN PROGETTO DI RINNOVAMENTO PER IL COMUNE PER SANT’ANGELO D’ALIFE


Crescenzo Di Tommaso

SANT’ANGELO D’ALIFE. Dopo l’apertura ufficiale, la campagna elettorale per le Comunali a Sant’Angelo d’Alife entra nel vivo. Parlando di sviluppo possibile il candidato Sindaco Crescenzo Di Tommaso che capeggia la Lista “Progetto Comune per Sant’Angelo” ha commentato: “Non saprei contare, né ricordare quante volte parlando di Sant’Angelo d’Alife sia emersa l’anomalia di una città che, pur essendo ricca di risorse, aspetta uno sviluppo che non arriva”. Per saperne di più abbiamo fatto una breve intervista al candidato sindaco Crescenzo Di Tommaso:

- Avv. Di Tommaso, quali sono, secondo lei, le  ragioni che hanno impedito ricchezza e prosperità ad un Comune come S.Angelo d’Alife che ha ettari ed ettari di boschi praticamente inutilizzati, bassa densità occupazionale e un enorme patrimonio storico-culturale?
- Le ragioni sono state molteplici, una volta il Sindaco non ha competenza tecnica, un’altra la maggioranza è divisa ed inconcludente, un’altra ancora il Sindaco non può andare avanti per congiure di palazzo. Il risultato è stato l’immobilismo amministrativo ed economico. Vi è ben poco da dire sulla politica amministrativa degli ultimi cinque anni, di cui due a gestione commissariale, provocata da persone prive di senso di responsabilità ed invase da delirio di onnipotenza, insofferenti del ruolo politico-amministrativo liberamente scelto.

-   Secondo lei, quali sono le cose da fare per uno sviluppo compatibile di S.Angelo d’Alife?
- Bisognerebbe sfruttare le meravigliose ricchezze paesaggistiche in modo razionale, conservandone in maniera gelosa la loro bellezza senza mai dimenticare che un uso improprio le consumerebbe in maniera irreversibile.  Occorre intervenire in quelle aree degradate, che oggi sono i nostri punti di debolezza, per trasformarle con un’opera di bonifica e riqualificazione in ulteriori punti di forza. E, lasciatemelo dire, bisogna isolare chi anziché proporre soluzioni occupative è attivo solo nel criticare tutto e tutti, attivando continui ragionamenti autolesionisti per la società, il progresso e l’occupazione.
-  Cosa rappresenta per S.Angelo d’Alife la prossima competizione elettorale?
-  Questa tornata elettorale rappresentano un appuntamento decisivo per il nostro paese che può e deve voltare pagina soprattutto davanti ad una evidente liquefazione del concetto stesso di comunità nella quale non c’è più spazio per le iniziative, le proposte, le idee, il dissenso, la partecipazione consapevole e libera, dove i diritti sono divenuti favori che ha consentito ogni arbitrio da parte di chi detiene il potere decisionale insieme all’esercizio di una volontà opprimente di comando e di controllo sui cittadini.
-    Avv. Di Tommaso per quale motivo i cittadini di S.Angelo dovrebbero votare la sua lista?
- La nostra lista è composta da persone che si riconoscono nei valori di democrazia partecipata, di solidarietà, di salvaguardia del bene comune, di attenzione alle persone più deboli, di sostegno alle attività produttive, di tutela dell’ambiente, di rispetto delle regole e che sono legate tra loro esclusivamente dalla volontà di rendersi utile alla propria comunità. La lista  nasce dalla esigenza insopprimibile di recuperare il Comune di Sant’Angelo d’Alife ad un contesto di democrazia e di libertà dando finalmente ai cittadini la possibilità di scegliere liberamente da chi intendono essere amministrati.  Amministrare i prossimi cinque anni non sarà facile essendo molti i problemi da risolvere soprattutto dopo la tragedia del periodo commissariale che ha purtroppo duramente colpito  il nostro comune per la irresponsabilità amministrativa di una parte dei componenti della nostra squadra precedente e della minoranza consiliare. E' necessario pertanto un impegno forte da parte di ognuno di noi nella difficile opera della “ricostruzione” che dovrà avvenire attraverso la partecipazione ed il coinvolgimento costante di tutta la cittadinanza nonché secondo criteri ispirati all’efficienza, alla massima trasparenza ed al corretto utilizzo dei pochi fondi del bilancio di previsione.
Pietro Rossi