05 aprile 2013

Presentati gli itinerari proposti dalla sezione matesina del Club Alpino Italiano per il progetto nazionale "150X150°"



PIEDIMONTE MATESE. Nella conferenza stampa tenutasi lo scorso mercoledì 3 aprile presso la biblioteca comunale di Piedimonte Matese, la Sezione Matesina del Club Alpino Italiano ha presentato i casi locali del progetto «150 x 150° IL CAI E LA TUTELA DELL'AMBIENTE MONTANO: 150 CASI di Eccellenze e Criticità della Montagna Italiana». Il progetto consiste in una ricerca su tutto il territorio nazionale delle peculiarità della nostra montagna, con l'obiettivo di raccogliere 150 casi, numero simbolico legato al festeggiamento in corso in casa CAI. I 150 itinerari possono essere "scoperti" linkando sul sito web nazionale www.cai-tam.it . Dal sito, scegliendo gli itinerari n. 83 e n. 96, si aprono le pagine google maps relative ai casi matesini, realizzati dalla sezione del Club Alpino Italiano di Piedimonte Matese. Il primo, dal titolo "Campi Carsici" ed elaborato dall'arch. Sandro Furno, si sofferma sulla natura carsica del nostro territorio quali forre, grotte, doline, inghiottitoi e pinnacoli e concentra la propria attenzione sul pianoro carsico del Pianellone, sull'area adiacente il Rifugio di Monte Orso e sui più celebri pianori di Campobraca, Camporotondo e Camporuccio. Il secondo itinerario, invece, dal titolo "Il Matese: boschi e criticità", è stato realizzato dal dott. for. Pio Ciliberti, e si sofferma sulla realtà territoriale matesina dal punto di vista naturalistico, concentrando l'attenzione sulle faggete con tasso ed agrifoglio, sul Bosco degli Zappini, meglio conosciuto come Cipresseta di Fontegreca, le leccete pedemontane ed i castagneti. Al fine di promuovere gli itinerari di cui sopra, la sezione matesina del CAI è stata incarica ad organizzare due escursioni: quella "Il Matese: boschi e criticità" è prevista per il giorno 6 aprile 2013, mentre quella relativa ai "Campi Carsici" è programmata per il 5 maggio 2013.  Il ruolo del CAI nell'ambito della TAM nasce dall'urgenza di proteggere la natura montana dalle azioni sconsiderate dell'uomo, compito che non può essere delegato ai soli soci, ma deve diventare un mutuo convincimento per l'intera collettività.  I festeggiamenti per il 150° anniversario della fondazione del CAI rivestono un particolare significato per tutta la società civile. In occasione dell'inaugurazione dei festeggiamenti, svoltasi alla Camera dei Deputati, il Presidente Napolitano ha così salutato le manifestazioni celebrative: "Il sodalizio, fin dalla sua nascita, è sempre stato un fondamentale protagonista nella diffusione di una cultura del rispetto della natura e della montagna. Il CAI è inoltre un significativo punto di riferimento per lo sviluppo eco-sostenibile di molte aree del Paese".