22 aprile 2013

MOLTA PARTECIPAZIONE ALL’INCONTRO A TEMA SU ARCHEOLOGIA NEL MATESE



CASTELLO DEL MATESE. Così come i sei incontri che lo hanno preceduto, anche l’incontro di Castello del Matese, organizzato dalla sezione matesina del CAI nell'ambito della Tutela dell'Ambiente Montano ha registrato una massiccia partecipazione.  Un’aula consiliare gremita, ha accolto, venerdì 19 aprile, a Castello del Matese, una piacevole serata organizzata dalla sezione di Piedimonte Matese del Club Alpino Italiano.  Dopo i saluti del Sindaco di Castello del Matese Antonio Montone e del Presidente dell’Ente Parco Regionale del Matese Umberto De Nicola, il dott. Simone Foresta, Ricercatore dell’Università Federico II, ha realizzato un inquadramento generale dell’archeologia nel Matese, ponendo all’interesse dei presenti anche gli scritti di Tito Livio sulle tribù sannite, che popolavano il nostro territorio. Il Direttore Scientifico del GRUPPO ARCHEOLOGICO di PRATA SANNITA, Lucia Daga Scuncio, ha quindi presentato le attività e le prospettive del validissimo e molto operoso gruppo, mentre l’Avv. Antonio Palmieri, dell’Associazione Cuore Sannita, ha illustrato ai presenti le vicende del versante tirrenico del Matese in epoca pre-romana, concentrando la sua attenzione delle mura megalitiche del Monte Cila. A terminare gli interventi il socio CAI Antonio Mario Napoletano, che ha illustrato invece le testimonianze del passato lungo tratturi e sentieri del Matese.  E’ stata, nel complesso, un’interessantissima occasione per godere di un excursus storico relativo alle popolazioni che hanno vissuto i nostri territori e per conoscere le testimonianze che ci hanno lasciato, la maggior parte delle quali, però, giacciono negli scantinati del Museo Archeologico di Napoli.  L’incontro è l’ultimo dei sette organizzati dalla sezione matesina del Club Alpino Italiano, nell’ambito della TAM. Il ruolo del CAI nell’ambito della TUTELA DELL’AMBIENTE MONTANO nasce dall’urgenza di proteggere la natura montana dalle azioni sconsiderate dell’uomo, compito che non può essere delegato ai soli soci, ma deve diventare un mutuo convincimento per l’intera collettività, un principio informatore a cui ispirarsi nella personale attività di frequentazione della montagna. Per questo motivo si è scelto di organizzare gli incontri in sette Comuni diversi del versante casertano del Matese, al fine di coinvolgere le diverse realtà territoriali e di far conoscere il più possibile la realtà del CAI e le sue molteplici attività. Gli incontri precedenti, su metereologia, litologia e geomorfologia, idrologia, problematiche gestionali di flora e fauna, bio-economia e sostenibilità, creatività, paesaggio ed innovazione, si sono tenuti nei Comuni di Piedimonte Matese, San Potito Sannitico, Letino, Fontegreca, Capriati al Volturno e Prata Sannita. A tutti gli incontri si è registrata una massiccia presenza della cittadinanza, segno del crescente interesse nei confronti del proprio territorio da parte della popolazione.

Pietro Rossi