12 aprile 2013

ASL CAIAZZO, DISTRETTO 32: UNA VISITA ALLA TIROIDE? “VENGA AD OTTOBRE”. Lunghissima la lista d’attesa. Tra le cause, I tagli indiscriminati e la mancanza di personale



Caiazzo- Sei mesi per una visita endocrinologica. Si. Avete letto bene. Sei mesi per  controllare dallo specialista un organo importante come la tiroide. “Venga ad ottobre”, la risposta ricevuta da un paziente, che si è recato l’altro giorno negli uffici dell’Asl di Caiazzo, per prenotare una visita. Il paziente, allibito, ha chiesto:  perché dopo sei mesi? Il disponibilissimo operatore, con modi garbati, ha spiegato la ragione. All’unica valente  e ricercata(ndr. dai pazienti) dottoressa, “l’Asl ha assegnato (ndr.solo) un ora a settimana”. Sessanta minuti alla settimana per dozzine e dozzine di pazienti del Distretto 32. Il diritto alla salute è una delle caratteristiche del nostro Stato sociale che, attraverso il Servizio Sanitario Nazionale istituito nel 1978, dovrebbe garantire. Ma  la salute dei singoli e della collettività, così come previsto dall’articolo 32 della Costituzione, è sempre più un optional prezioso, nella nostra Campania Infelix.Tagli  indiscriminati, che mirano alla politica del risparmio, che   continuano a procurare danni irreversibili al cittadino, che vuole essere curato ed assistito.  E l’ascia tagliente dei dirigenti,  continua ad abbattere e chiudere servizi indispensabili per i bistrattati pazienti.  Chi di dovere, dovrebbe verificare se c’è nesso tra risparmio e premi, avanzamento di carriera. Mettere la parola fine su questa “leggenda”, che se confermata sarebbe inquietante. Parlare di malasanità(in Campania), è sicuramente compito facile. Basta un ricovero per accorgersene: per perdere l’identità, per  diventare un numero, sentirsi come scarafaggi sotto il getto dell’insetticida. Ammalati che per un certo tipo di personale sono formiche da sterminare, esseri repellenti, fastidiosi, nulli come persone. Annullati ciecamente e con modalità aberranti, nella forma peggiore, specie se non ricchi o raccomandati.
Giuseppe Sangiovanni