08 gennaio 2013

Gruppo “Tradizione & Innovazione”: Chi vende aria fritta?

S. Potito Sannitico - Leggiamo ancora una volta con stupore, il modo in cui la maggioranza consiliare per bocca del suo unico portavoce, il Sindaco Francesco Imperadore, pecca di grosse imprecisioni e come suo costume si nasconde dietro un dito. Infatti nel suo comunicato stampa inerente a poco prima le festività Natalizie, dichiarava di apprendere il nostro pensiero da giornali e blog locali quando sapeva benissimo che quello scritto era la dichiarazione di voto effettuata nella seduta consiliare di riferimento quindi parte integrante e sostanziale del deliberato. Per quanto riguarda i virtuosismi dell’Ente, li hanno ereditati da amministratori parsimoniosi e poco inclini a mettere le mani in tasca ai cittadini. Da qui si spiega perché sui 104 comuni della Provincia di Caserta, S. Potito Sannitico fa registrare una delle pressioni fiscali più basse e soprattutto senza bisogno di ricorrere fino ad “ieri”ad artifici contabili o meglio a piccole furberie contabili; perché ricordiamo bene quando tra il 96/2001 l’allora assessore alle finanze Rag. Francesco Imperadore anziché ritoccare le aliquote della tarsu (per rientrare sui costi vivi per l’espletamento del sevizio) non si rese conto che i mq iscritti ai ruoli dei singoli contribuenti erano lievitati e tanti in buona fede pagarono senza accorgersene, esultando per il mancato aumento come accadeva nei Comuni limitrofi. Successivamente quando tanti iniziarono a capire ciò che era successo, pensò bene di affidare il servizio di riscossione ad una società esterna la quale prima di prendere in carico i ruoli dovette farsi carico di misurare ogni singola abitazione. L’agio a cui siamo stati esposti negli ultimi anni è stato un regalo che proprio il Dott. Imperadore ci ha fatto. Questo modo di fare si è ripetuto di nuovo a distanza di anni infatti nel passaggio dalla gestione esterna a quella interna per i ruoli della tarsu diversi contribuenti si sono ritrovati parecchi mq in più e nel recarsi presso gli uffici comunali hanno visto rettificata la loro posizione imputando il tutto ad un mero errore meccanico ; chissà quanti non controllando hanno pagato? Lo stesso modus operandi è stato adottato nella scelta delle aliquote dell’ Imu e dell’addizionale comunale sull’energia elettrica odierna infatti anziché aumentare in modo sostanziale l’aliquota sulla seconda casa, hanno preferito portare l’aliquota sulla prima casa al 5 per mille in considerazione del fatto che a San Potito Sannitico ci sono pochi possessori di seconde case e quindi conveniva prendere un poco nelle tasche di tutti; quando noi avevamo chiesto di abbassare le aliquote ai minimi consentiti per legge, proprio in considerazione dei virtuosismi a cui faceva ammenda la Maggioranza. Ci sentiamo di garantire ai cittadini di San Potito Sannitico che per Natale hanno avuto in regalo L’IMU e per Pasqua si ritroveranno una Tarsu ritoccata alle stelle, diversi servizi a domanda individuale saranno offerti solo dietro lauti corrispettivi. A questo punto la colpa sarà sicuramente della legge o di altri che hanno portato i costi alle stelle…..Nel frattempo nessuno della maggioranza sta pensando a porre in essere strategie politiche e amministrative tali da poter scongiurare tali eventi anche se noi della minoranza li stiamo incalzando dal primo consiglio utile per creare un’ area di trasferenza per i rifiuti; unica opera che potrebbe quanto meno far risparmiare sui costi carburante e di usura dei mezzi e allo stesso tempo determinando una differenziata più oculata e sicuramente più redditizia. In concreto possiamo affermare che l’unico a vendere aria fritta ancora una volta è il Sindaco Imperadore vista la disponibilità fornitagli in più circostanze e mai contraccambiata nel corso di questi quasi due anni; rammendando che non abbiamo mai potuto avere l’onore di essere informati in anticipo da parte del Presidente del consiglio o altro componente della maggioranza degli argomenti da trattare in Consiglio Comunale anche a dispregio di quanto previsto dallo Statuto dell’Ente; non ultimo avevamo presentato in via del tutto informale la richiesta di adesione alla Stazione Unica Appaltante della provincia di Caserta per farne argomento di Consiglio Comunale e dettare le linee guida agli uffici competenti, seguendo l’esempio di tanti altri comuni che vogliono dare un segnale forte ai loro concittadini di trasparenza amministrativa. Voi invece di tutta risposta avete insabbiato l’argomento non dandone nemmeno lettura. Stiamo ancora attendendo con ansia la bozza di un Piano Urbanistico Comunale che come in più sedi decantato doveva vedere la luce entro il dicembre 2012, strumento promesso ai cittadini per dare nuovo slancio al tessuto economico – sociale che si vede impoverito giorno dopo giorno. In virtù di quanto osservato e facendo leva sull’ esperienza amministrativa condotta fino ad oggi ci sentiamo in dovere di prendere le distanze da una politica che non programma ma si adopera nello spendere tutto e subito senza considerare che tutto questo pesa e peserà nelle tasche dei Potitesi tutti. L’esperienza ci insegna che la politica passa ma purtroppo i costi restano.
Comunicato del  Gruppo Consiliare “Tradizione e Innovazione”