14 novembre 2012

SIAMO BECCHI , FELICI E CONTENTI !




RUVIANO. Ruviano, il paese dei ……. Un mix di ironia, goliardia e puro divertimento. Orgogliosi di esserlo, nei giorni scorsi hanno sfilato  in processione cantando l’inno accompagnati dalla banda musicale. La chiesa locale non ha partecipato(il prete, negli anni scorsi, esibiva pure lui le corna- su un palco davanti la chiesa). Il nuovo Vescovo non ha concesso il placet quest'anno, i becchi in processione hanno evitato il passaggio davanti alla chiesa.Tra i vip con i “pesi sulla testa”: il sindaco(con le corna municipali con fascia tricolore), il farmacista e medico del paese, che da anni mostrano grande ironia, infilando sulla testa aculei di tutti i tipi, incuranti dei moralisti di professione. Una grande lezione di vita  data all’intera nazione!  Monopolio della famiglia Nicolella nella presidenza del sodalizio. Tre i presidenti in 35 anni con lo stesso cognome: uno zio e due nipoti. Aculei istituzionali nel Dna! Riuniti in associazione nel paesino casertano, sono scesi in piazza(per la trentacinquesima edizione della festa) come ogni anno per mostrare il prodotto tipico del posto: le corna
ASSOCIAZIONE CORNUTI RUVIANESI, PARLA IL PRESIDENTE: ACULEI NEL NOSTRO DNA!
“Oltre 30 anni fa, mio zio, Pietro, con quattro amici, ebbe l’idea di questa festa- racconta Paolo Nicolella, attuale Presidente dell’Associazione Cornuti Ruvianesi(voluto a tutti i costi negli anni scorsi da Raiuno nella trasmissione “I Soliti Ignoti”, condotta da Fabrizio Frizzi)- che ebbe luogo con pochissimi temerari, perché nella gran parte delle persone mancava la sfrontatezza giusta per esibire il carico pendente! Erano altri tempi. Tutto cominciò per gioco. Una sfida, poi vinta da mio zio, che per la cena offri il suo montone, simbolo della festa dei becchi. Si potevano contare sulle dita di una mano i partecipanti alla prima edizione. L’anno dopo, lo sparuto gruppo dell’anno precedente sfilò in processione in compagnia di nuovi adepti. Fu un successo, bissato per anni. Alla morte di mio zio Pietro, divenne presidente mio cugino Giuseppe, che dette  l’anima, portando la manifestazione agli onori delle televisioni nazionali. Nel 1998, Giuseppe mori prematuramente. Dopo la tumulazione della salma al cimitero, un amico disse: e ora chi sarà il nuovo presidente?  Pochi secondi, gli occhi degli amici presenti  puntati su di me, ed ero diventato il nuovo Presidente!”  Singolare e simpatico “monopolio” della famiglia Nicolella nella presidenza del sodalizio. Tre i presidenti in 35 anni con lo stesso cognome: uno zio e due nipoti. Aculei istituzionali nel Dna! Oltre settemila i presenti che  quest’anno hanno assistito all’evento, cominciato con la lettura dei ‘Dieci comandamenti dei becchi, con il battesimo dei nuovi adepti, a seguire  l’alzabandiera  e la caratteristica processione per le anguste stradine di Ruviano. Nel finale, l’incendio del totem, canti e balli con un gruppo di brasiliane,  l’apertura degli stand gastronomici con prodotti tipici locali e buon vino, e nel finale fuochi d’artificio. Alla fine della serata,  il Presidente Nicolella ha salutato gli ospiti dando appuntamento a tutti per il prossimo anno.  Da registrare quest’anno, la defezione della  chiesa  locale, che  non ha partecipato all’evento(il prete, negli anni scorsi,  esibiva pure lui le corna- su un palco davanti la chiesa). Il nuovo Vescovo quest’anno,  non ha concesso  il placet  ed i becchi in processione, seppur amareggiati un poco, hanno evitato il passaggio della “processione” davanti alla chiesa.

Giuseppe Sangiovanni