27 novembre 2012

On. Vincenzo D’Anna: “Si riparta dalla rivoluzione liberale. Aderisco al progetto di Berlusconi, senza se e senza ma”.


On. Vincenzo D’Anna

NAPOLI. “Il proposito di Silvio Berlusconi di riproporre all’elettorato italiano un movimento politico basato sui contenuti della ‘rivoluzione liberale’ del 1994, oltre che opportuno è auspicabile e necessario per far uscire l’Italia dal pantano”. A dichiararlo, l’on. Vincenzo D’Anna, membro della commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, iscritto al gruppo di Popolo e Territorio, ma eletto parlamentare nelle liste del Popolo delle Libertà. “Si discuta, quindi, dei contenuti e non delle nomenclature” prosegue D’Anna. “Si rilanci con forza e determinazione - ribadisce - l’idea di riformare radicalmente lo stato assistenziale che è la prima e vera causa del debito pubblico”. Per D’Anna: “occorre modificare l’impianto legislativo per mandare in soffitta le burocrazie parassitarie che sono l’elemento distintivo dello statalismo e della degenerazione morale della politica”. Silvio Berlusconi, per il parlamentare di origine casertana: “allo stato, è l’unico leader ad avere idee e capacità attuative della complessiva riforma di cui ha bisogno la Nazione. A questo progetto intendo aderire  senza se e senza ma indipendentemente dal ruolo e dal contributo che sarò chiamato a dare”. Questo, conclude l’on. D’Anna: “nel convincimento che i ceti produttivi, le categorie professionali e la parte laboriosa ed onesta del Paese non possano affidare il proprio futuro agli epigoni dello Stato Leviatano che utilizza la leva della spesa pubblica per alimentare le clientele ed i gruppi di potere che sono l’unico sostegno elettorale di quanti da tempo immemore fanno della politica il proprio mestiere”.

L’Ufficio Stampa