02 novembre 2012

Le Linee programmatiche di mandato del Sindaco di Mondragone.



L’articolo 46 al comma 3 del Testo Unico degli Enti Locali recita che: “entro il termine fissato dallo statuto, il sindaco o il presidente della  provincia,  sentita  la giunta, presenta al Consiglio le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato.
L’Osservatorio per la finanza e la contabilità  degli enti pubblici afferma, tra l’altro, che: “la valenza pluriennale del sistema di bilancio, trova rispondenza nelle linee programmatiche di mandato.” Ed inoltre si afferma che: “alla discussione consiliare non segue una votazione..”. Inizia, quindi, con la presentazione delle Linee programmatiche di mandato, un percorso volto a definire in modo lineare e coerente una serie di documenti contabili e di programmazione che possano rappresentare il sostrato sul quale l’azione amministrativa andrà a svilupparsi nel corso degli anni. La sequenza delle azioni di governo che andranno a porsi in essere non possono essere dettate, se non in minima parte, dalle urgenze quotidiane e/o dalla risoluzione di problematiche istantanee, per quanto importanti per il singolo cittadino utente. Da ciò discende un carattere fondamentale della programmazione dell’Amministrazione comunale, ovvero la chiarezza dei contenuti associata alla sintesi degli stessi. Lo stato delle cose ci impone assoluta concretezza e la programmazione di mandato, nelle sue varie declinazioni, deve rispecchiare questo stile. Riteniamo fuori luogo ed assolutamente inutile produrre corposi documenti dai quali poi prendere le distanze o destinarli alla conservazione in archivio. Dalle parole ai fatti è stato uno degli slogan della campagna elettorale, che non solo è alle spalle ma sulla quale è calato – anche se da noi non voluto –  il sigillo della magistratura amministrativa. All’interno delle Linee programmatiche di mandato rimandiamo proprio al programma elettorale, da tempo in possesso dell’intero civico consesso, che in tal modo da mera espressione di promesse di uno dei competitori in campo, diviene un documento avente veste formale presentato al massimo organo della rappresentanza politica, ovvero il Consiglio comunale. La presente articolazione del documento sconta, come è giusto che sia, i primi mesi di esperienza amministrativa che ha coinciso con la gestione della stagione estiva 2012. Questo essersi misurati con urgenze ed emergenze concrete e reali ci ha posto nella condizione di dare vita ad un documento in cui le volontà politiche vengono già al confronto con le reali possibilità dell’Ente. Ritorna in uno la coscienza che, oltre alle risorse finanziarie, esiste una grande risorsa che – fino ad oggi – forse non è stata opportunamente valorizzata, ovvero il personale dipendente. Pur nelle note e scontate ristrettezze finanziarie, tanta attività amministrativa si è svolta e si è potuta svolgere proprio grazie all’apporto professionale del personale dipendente. Abnegazione, entusiasmo, disponibilità sono solo alcune delle caratteristiche che abbiamo potuto apprezzare in questi pochi mesi. Sono risorse immateriali che determinano la differenza in momenti in cui l’agibilità finanziaria si riduce sempre più. Avevamo affermato che le elezioni amministrative di Mondragone coincidevano con un periodo di grave crisi economica internazionale, che colpiva l’Italia in modo particolare. Tale crisi sembra non allentare la sua morsa ed il Comune si trova ad affrontare questa fase congiunturale presentandosi con gravi debolezze strutturali. L’introduzione senza sosta di novità normative aventi quali obiettivi specifici la riduzione della spesa pubblica, amplifica le tensioni finanziarie alle quali il nostro Ente è sottoposto da diverso tempo. Vogliamo fin da subito chiarire che avremo come intento precipuo sempre la risoluzione dei problemi, per quanto complessi, mai la ricerca delle colpe e la valutazione degli errori commessi dalle altre Amministrazioni nel passato, che ci hanno preceduto nell’amministrazione del Comune. Guardiamo al futuro, con spirito di umiltà e di sfida. Non abbiamo per nulla intenzione di guidare la “macchina amministrativa” guardando nello specchietto retrovisore! La sfida amministrativa è doppia: risanare il Comune di Mondragone e favorire gli investimenti produttivi. Gli assi portanti del mandato amministrativo devono essere, almeno per i primi due anni:
  • risanamento finanziario ed equità fiscale;
  • semplificazione e sostegno amministrativo agli investimenti produttivi.
Il risanamento finanziario sarà perseguito con una gestione competente delle risorse comunali, attraverso alcune azioni/programmi specifici:
  1. riduzione costi improduttivi ;
  2. razionalizzazione della spesa corrente;
  3. equità fiscale.
Le prime azioni amministrative poste in essere stanno andando nella direzione indicata.
Il Comune si sta dotando di un sistema software per tutti gli uffici comunali. In tal modo si darà vita ad una banca dati unica ed integrale, che ci permetterà di avere una conoscenza reale e profonda dell’azione amministrativa posta in essere. E’ in corso la migrazione delle banche dati tributarie, che ci consentiranno di avere piena integrazione tra i dati fiscali, catastali e anagrafici. Si è avviato un percorso di chiarimento sul rapporto convenzionale con la ditta esterna in essere presso l’Ufficio Tributi, onde comprendere condizione giuridica e potenziale di incasso per l’Ente. Il secondo pilastro dell’azione amministrava deve essere quello di favorire gli investimenti produttivi. Si sta procedendo all’approvazione del Piano Spiaggia, nonché all’implementazione del Piano degli Insediamenti Produttivi. Dopo la storica approvazione del P.R.G., nulla è stato fatto. Solo una pianificazione rigorosa e seria del territorio può dare certezza agli imprenditori che vogliono investire. Come affermato in precedenza, la gestione della stagione estiva 2012, ci ha fatto percepire in modo chiaro la necessità  per la Città di Mondragone di dotarsi di un piano di utilizzo della fascia costiera, in modo da riqualificare la grande risorsa del turismo. La seria problematica relativa ad alcuni stabilimenti balneari è l’ultimo atto di una difficoltà persistente che in questo territorio non è stato mai affrontato fino in fondo. Lo sviluppo può esserci se avviene in condizioni in cui pianificazione e rispetto della legalità si intrecciano indissolubilmente. Dobbiamo aiutare e favorire la voglia di investire. Ma questo deve avvenire nel quadro di strumenti di programmazione chiari e seri. Lo sviluppo senza legalità non è sviluppo, mentre siamo convinti che le parole senza il richiamo costante alla legalità non siano l’equivalente di  criminalità! Anche per il P.I.P. la tematica si pone negli stessi termini. Vogliamo dotare la Città, dopo decenni, di uno strumento pianificatorio serio, a favore di tanti piccoli imprenditori presenti sul territorio affinché possano esprimere compiutamente la loro vocazione imprenditoriale, a partire da quella più prettamente artigianale. Ciò significa creare anzitutto una cultura burocratica che riconosca nella risoluzione delle esigenze del cittadino/utente il proprio core business. Il Comune di Mondragone deve diventare un centro di promozione degli investimenti e dell’imprenditorialità attraverso una consapevole pianificazione del territorio, sia di livello generale che attuativa. Vogliamo un Comune in cui gli imprenditori possano trovare ascolto ed essere favoriti nelle loro idee imprenditoriali. Si tratta di investimenti di natura organizzativa, che agiscono sulla struttura comunale. Si devono creare corsie preferenziali con il mondo produttivo, affinché, nel rispetto della Legge, si possano azzerare tutti i tempi morti tipici della burocrazia. Si inciderà anche su diverse procedure burocratiche esistenti che ad oggi rallentano l’azione di intervento dell’Ente, permettendoci una maggiore e più immediata risposta ai cittadini, ad esempio, nel campo delle manutenzioni. Ciò significa dotarsi di strumenti regolatori che sappiano coniugare efficienza, celerità e trasparenza. Il risanamento congiunto con una semplificazione organizzativa possono consentire, dopo almeno due anni, di dare inizio a concreti progetti di sviluppo del territorio. Per ogni campo di intervento e di azione, l’Amministrazione comunale dovrà essere capace non solo di analizzare le problematiche, ma saperle organizzare – per la loro risoluzione – attraverso una scansione temporale “sincera”. E’ desiderio di tutti risolvere in breve tempo i problemi che interessano la Città. Ma per una risoluzione definitiva è necessario saper calibrare gli interventi per cronoprogrammi realmente implementabili. Da qui la serenità di dare risposte sincere anche sui tempi medi e/o lunghi per poter dare risposte ai cittadini.
 
                                                                                                           Il Sindaco
Giovanni Schiappa