25 novembre 2012

L’alto Casertano si prepara al voto per le Primarie del PD. Ecco tutti i sostenitori di Matteo Renzi nel Matese.


Matteo Renzi

PIEDIMONTE MATESE. La “lotta” per le Primarie del centrosinistra è nel suo momento di massima entità e oramai  in dirittura di arrivo visto che oggi si vota. I  sondaggi si alternano tra loro a seconda della provenienza, ma la risultante delle varie fonti è che Matteo Renzi e Pierluigi Bersani siano sempre più appaiati. In quest’ottica anche l’alto Casertano sostiene Matteo Renzi per il cambiamento del Paese, per un nuovo modo di fare politica scisso da quello attuale che  sembra essere arrivato al capolinea. A seguito dell’ultima riunione organizzativa a Caserta tra i coordinatori del Comitato “Il Matese per RenziGianluca Pascarella e Giuseppe Santagata e i Responsabili organizzativi  provinciali quali Carlo Marino, Giovanni Sticco e Maria Canzano i rappresentanti che dovranno sostenere Renzi nella giornata odierna vigilare sul corretto andamento delle elezioni su tutto il  nostro territorio, saranno: per Piedimonte Matese, Comune capofila, San Potito Sannitico e Gioia Sannitica, Luca Fragola e Carlo Loffreda; per Alife, Michele Di Gregorio; per Castello del Matese, Alfonso Frasca; per Letino, Gallo Matese, Paolo di Stavolo; per Sant’Angelo d’Alife, Patrizio Martone e Angelo Pisaturo. Nello spirito di quella che è stata l’idea di rinnovamento della classe dirigente da parte del Sindaco di Firenze; rinnovamento non solo anagrafico della politica, ma rinnovamento inteso nel senso di rottura rispetto a quella che è stata la “mala-politica”, anche nel Matese si è seguita spontaneamente queste scia che è partita dai cuori di tutti coloro che vogliono imprimere i loro passi su quella che è la strada intrapresa. Non è un caso che tutti i rappresentanti matesini siano “giovani” alla politica. Sono considerati capaci ed onesti tutti i candidati alle primarie, lo hanno dimostrato con ottima attività nei loro ruoli e si è convinti che per imprimere l’innovazione ed il rinnovamento necessari a cancellare i danni prodotti dalle ultime gestioni e modificare le vecchie logiche partitiche, sia davvero necessario recarsi alle urne.
Pietro Rossi