11 settembre 2012

SESSIONE PLENARIA DI SETTEMBRE ENERGIA ED UNIONE BANCARIA TRA GLI ARGOMENTI ALL’ORDINE DEL GIORNO



Con la ripresa dei lavori al Parlamento Europeo anche il massimo consesso comunitario, la Sessione Plenaria, rientra nella piena attività. Nella riunione di autunno iniziata lunedì 10 settembre diversi sono gli argomenti all’ordine del giorno. Tra questi l’efficienza energetica per cui il Parlamento voterà martedì la nuova Direttiva in materia; se il testo definitivo verrà approvato non ci saranno obiettivi quantitativi vincolanti per gli Stati membri, ma piuttosto misure che essi dovranno attuare per aumentare gli sforzi necessari al raggiungimento della riduzione del 20% dell’utilizzo di energia. Importanti novità riguarderanno: nuovi obblighi per la riqualificazione edilizia pubblica, schemi di risparmio per le compagnie energetiche, promozione e dispiego delle tecnologie cogenerative, predisposizione di piani nazionali di efficienza energetica e orizzontale rimozione degli ostacoli all’efficienza. Per stimolare il comparto industriale ad un maggiore impegno, è stata inserita la possibilità che qualora necessario in futuro si possa rivedere l’attuale sistema di scambio delle emissioni di anidride carbonica. In ambito energetico l’on. Aldo Patriciello, vice presidente della Commissione ITRE (Industria, Ricerca ed Energia) presenterà una relazione in materia di scambio d’informazioni nel settore. “Un approvvigionamento energetico stabile e sicuro  - spiega Patriciello - è importante per promuovere un contesto economico favorevole per i cittadini ed il settore industriale dell’Unione europea ed il modo migliore per garantire l’affidabilità, passa attraverso un mercato interno dell’energia funzionante. In effetti, l’Unione europea importa oltre il 60% del proprio gas e oltre l’80% del proprio petrolio e tale tendenza all’importazione è purtroppo in aumento. L’introduzione del terzo pacchetto energetico ha incoraggiato gli sforzi dell’Unione europea intesi a liberalizzare il mercato dell’energia; numerosi Stati membri hanno separato la produzione di energia dalla trasmissione, il che ha consentito l’ingresso di nuovi partecipanti sul mercato dell’approvvigionamento energetico. Come dimostra l’esperienza, quindi, la partecipazione della Commissione ai negoziati con i paesi terzi può avere ripercussioni positive sull’esito dei colloqui. Occorre pertanto ampliare il diritto della Commissione di partecipare ai negoziati. Una maggiore partecipazione della Commissione dovrebbe facilitare la conformità con le norme relative al mercato interno dell’UE ed accrescere pertanto la certezza giuridica per i partecipanti al mercato”. Come tutti gli anni mercoledì 12 settembre il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso interverrà in Plenaria per il suo discorso annuale sullo stato dell’Unione. Le proposte che presenterà dovrebbero concentrarsi sulla lotta alla crisi della zona euro e sulla necessità di un bilancio comunitario ambizioso e a lungo termine. La crisi e gli interventi per affrontarla sono sempre al centro delle preoccupazioni degli eurodeputati. Giovedì i deputati voteranno una risoluzione sull’unione bancaria. In un’ottica semplificativa poi le imprese UE avranno un accesso più diretto a soluzioni standard per problemi tecnici, ottenendo cosi un taglio nei costi di produzione, una diffusione delle migliori pratiche e una maggiore competitività, grazie alla modernizzazione della procedura cosiddetta di “normalizzazione”, norme sottoposte a votazione martedì. I deputati chiedono in particolare la partecipazione attiva delle piccole imprese e di altri attori al processo di sviluppo degli standard. “La normalizzazione europea risulta essere uno degli strumenti più importanti per il rilancio del mercato interno.  – afferma Patriciello - Gli standard hanno un ruolo essenziale a sostegno del tessuto industriale, soprattutto per le PMI e incidono direttamente sulla vita dei consumatori europei. Con questo nuovo regolamento il processo di formazione degli standard si consolida rispetto al passato sui principi che già fondavano il sistema, restando privato, volontario e basato sul principio della delegazione nazionale, ma nel contempo si è assicurato la partecipazione degli stakeholders che rappresentano interessi di rilevanza generale, garantendo in particolare l’agevolazione e la semplificazione per le PMI, soggetti più deboli del mercato rispetto alle grandi imprese”. Martedì si discuteranno le proposte per la riforma per la nuova politica per la pesca tra le quali si evidenzia la richiesta di sanzioni contro i paesi che permettono lo sforamento delle quote di pesca di sgombri, organizzazioni dei pescatori più forti, un termine chiaro per una pesca sostenibile e marchi di qualità ecologica per i prodotti ittici. Tra gli altri argomenti all’ordine del giorno il farmaci pericolosi e la politica estera.

Bruxelles,  Ufficio Stampa on. Aldo Patriciello