08 agosto 2012

S.O.S. AMBIENTALE SUL MATESE


lastre di amianto
 SAN GREGORIO MATESE. Lo scorso fine settimana appena trascorso è stata segnalata una situazione ambientale precaria nel Parco Regionale del Matese. Lo spettacolo che si ha inoltrandosi nelle spettacolari faggete è indecoroso e impressionante. Rifiuti di ogni tipo, da plastica alimentare in quantità industriali a rifiuti elettronici (televisori, autoradio smontati, resti di lavatrice), copertoni di auto e schifezze varie. Premettendo che è sintomo di immensa inciviltà e chi commette tali abusi andrebbe punito severamente, ora i rifiuti sono lì...che fare? a chi rivolgersi per liberare l'ecosistema stuprato?  Se si continua a camminare si riscontra il taglio indiscriminato di molti alberi. Anche l’ex Presidente del Parco Regionale del Matese Giuseppe Falco, qualche mese fa inoltrò a tutte le forze dell'ordine e ai Sindaci, due note, la prima riguardante la cercinatura e il taglio indiscriminato di alberi, su segnalazione del CAI e di tanti altri cittadini e l'altra nota riguardante l'attraversamento delle zone vietate alla circolazione da parte di motociclisti, i quali stanno provocando danni ingenti al territorio, alla biodiversità, al precario equilibrio idrogeologico e alle aziende che allevano allo stato libero il bestiame.  La situazione è veramente grave e sarebbe auspicabile che il nuovo Presidente del Parco Umberto De Nicola convochi al più presto un incontro di tutti i sindaci del Parco del Matese con le forze dell’ordine e la Provincia che, come ben si sa, ha formato 382 GAV (guardia ambientali volontarie), tra cui circa 30 sono abitanti dei comuni del Parco Regionale del Matese e come da regolamento provinciale sono previsti dei distaccamenti tra cui anche uno presso il Parco Regionale del Matese con 25 unità. Le GAV hanno compiti di polizia amministrativa e possono essere nominate anche ausiliari di polizia giudiziaria, quindi con l'arrivo della stagione estiva che porta l'aumento degli incendi boschivi e un maggior  flusso di turisti, di raccoglitori di funghi, tra cui la maggior parte non sono muniti di apposito tesserino e di appassionati di motocross che distruggono i nostri bei sentieri e mulattiere già mal tenute, c’è bisogno di un maggior controllo del territorio. L’incontro tra amministratori locali e Provincia dovrebbe portare alla stipula di un Protocollo d’intesa per migliorare la cooperazione per il controllo del territorio tra i locali comandi di polizia locale, le stazioni di Carabinieri, del Corpo Forestale dello Stato e la Provincia con le proprie guardie ambientali.
Pietro Rossi