12 agosto 2012

Mons. Di Cerbo chiede alla società una maggiore attenzione alle problematiche giovanili.


Mons. Valentino Di Cerbo
ALIFE. Sono iniziati alla presenza delle autorità e del Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo Mons. Valentino Di Cerbo i riti religiosi in onore del Santo patrono della città di Alife S.Sisto Martire. Il Vescovo Di Cerbo rivolgendosi ai fedeli giunti alla Cappella di San Sisto, che hanno accompagnato la statua del Patrono dalla Cattedrale al luogo in cui nel 1132 furono collocate le reliquie del Santo, volute per la città dal conte Rainulfo III Drengot, ha chiesto maggiore attenzione ai giovani. Nella sua riflessione Mons. Di Cerbo ha fatto riferimento alle prossime celebrazioni che concluderanno il Giubileo diocesano e a quelle che apriranno l’Anno della Fede voluto da Benedetto XVI, entrambe preziose occasioni per riflettere sulle capacità dei cristiani di creare spinte positive nella società.Sento però il dovere di esortare tutti i cristiani adulti del nostro territorio, ha ribadito Mons. Valentino Di Cerbo,  a guardare al mondo giovanile con responsabilità e simpatia  nuove e a chiedere loro scusa per averli talora delusi, per aver proclamato con facilità principi alti ed essere stati, nei fatti, muti e compiacenti di fronte ai compromessi e alle ingiustizie, e per averli guardati con sospetto o talora esclusi. Sul modello di S.Sisto, Mons. Di Cerbo ha chiesto di aprire le porte del cuore all’infinito universo giovanile e a cogliere nel disappunto delle giovani generazioni lo stimolo a fare meglio e di più, lo stimolo ad essere uno società  di fede, di legalità e di rispetto del creato e di attenzione vera alla persona umana, anche se senza protettori e senza blasoni.