16 agosto 2012

Il ricordo del brigantaggio e gli squarci di vita a San Gregorio Matese.


i relatori
SAN GREGORIO MATESE. Quando il giornalista Gianfrancesco D’Andrea ha dato appuntamento per un prossimo incontro sulla cultura dei popoli di montagna, l’applauso del pubblico presente il 12 agosto a San Gregorio Matese ha espresso il desiderio di partecipare ad altri eventi come questo “Ricordo del brigantaggio nella sua terra”, evento conclusivo delle “Notti dei Briganti”. Il successo dell’incontro è merito dell’Associazione culturale Briganti del Matese, che ha organizzato i tre giorni di eventi e gastronomia matesina e del folto pubblico che si è intrattenuto fino a tardi nella verde dell’antica Villa Luisa. Dopo il saluto degli organizzatori e del Sindaco del paese Giuseppe Mallardo, il moderatore Gianfrancesco D’Andrea ha introdotto le motivazioni del convegno e i relatori presentando l’argomento brigantaggio, che proprio nel territorio di San Gregorio fu molto diffuso. Lo scrittore e psicologo Roberto Perrotti si è soffermato sui modelli di scrittura con cui il brigantaggio viene oggi descritto. Oltre a romanzi e racconti, esiste una ricca produzione storiografica fatta di saggi e ricerche; ma anche il teatro e la fiction televisiva si sono interessati all’argomento. L’editore Tiziana Di Monaco ha rimarcato come a fronte di questa ricchezza di studi vi sia poi un mercato librario perennemente in crisi. I grandi editori e le catene di librerie dettano legge, per cui è sempre più difficile cercare e trovare prodotti di qualità. La mission della sua casa editrice indipendente, la Edizioni Spartaco, è proprio quella di concentrarsi su testi di dissenso, di marginalità e di letteratura marginale. Lo studioso di brigantaggio Alberico Bojano ha evidenziato la necessità di nuove forme di diffusione della cultura del ricordo: una volta c’era il racconto orale, poi si è passati ai saggi storici per pochi eletti. Nell’era digitale bisogna cercare nuovi linguaggi per fare in modo che il patrimonio degli avi briganti non sia soltanto un retaggio folkloristico, ma abbia valore come senso di appartenenza ad un popolo. I relatori hanno poi presentato l’ultimo libro di Alberico Bojano, una raccolta di racconti ispirati a episodi reali del periodo del brigantaggio, in buona parte ambientati proprio a San Gregorio. “Squarci di vita brigante” è stata definita un’opera dal sapore fresco, che nell’immediatezza di una prosa al tempo presente riesce a veicolare la storia di quei tragici eventi. Durante la manifestazione sono stati letti brani del libro di Bojano, ad opera di Luisa Fattore dell’Associazione Briganti. Numerosi ed interessanti gli interventi del pubblico, che si sono soffermati sui temi storici e sulla necessità di divulgare la vicenda storica ed il significato del fenomeno brigantaggio.
Pietro Rossi