Matilde Maisto |
CANCELLO ED ARNONE – Vi presento il mio secondo libro dal titolo: “STORIE… TANTE STORIE”.
Una raccolta di favole che vi faranno
rilassare, vi metteranno di buon umore, ma che vi faranno anche pensare. Se volete
potrete leggerlo o scaricarlo dal mio sito “IL CIGNO ROSA”. Per darvi
un’idea del suo contenuto vi riporto la prefazione, gentilmente scritta dalla
prof.ssa Enrica Romano, che qui ringrazio pubblicamente per la sua cortesia e
la sua bravura.
Matilde Maisto
PREFAZIONE
“Entrino,
entrino, signore e signori, fanciulli e fanciulle nelle tante storie di Matilde
che come un abile giocoliere offre a tutti un fiore. Storie come fiori, storie
donate con cura per evitare che i teneri bulbi dei nostri cuori appassiscano. Desideri
anche tu vedere cosa c’è oltre la collina? Cosa aspetti a provare le tue ali!
Le storie di Matilde si ergono come fiori raccolti che si sparpagliano intorno
a noi, come una corona per festeggiare il ritorno a casa di mattoni rossi della
figlia ribelle che si ritrova tra braccia amorevoli. Ti sei mai chiesto come
fanno le rondini a tornare sempre nello stesso posto e a non sbagliare mai
strada? Questo è un vero mistero. Ci vuole del tempo, sai? Le rondini si
orientano con le stelle e con il sole. Provo a farlo anch’io; e tu? Vuoi volare
come Luca che papà e mamma tengono per mano facendolo librare sull’onda del
mare ogni qualvolta si avvicina? Entra nelle storie di Matilde: in primavera
vedrai scivolare giù dallo scivolo un bisonte; in autunno la lumaca con il mal
di schiena scorgerai. Incontrerai sogliole con facce intelligenti; in compagnia
di gentili tritoni sul fondale marino oscillerai. Se sulla spiaggia in riva al
mare una conchiglia particolare con dentro tutte le voci del mare tu vuoi scovare,
sul tappeto volante di Matilde devi balzare. Ma l’animo di Matilde è profondo e
conosce tutti i mari. Una sera qualunque, in un luogo qualunque, senza tempo né
spazio a chi non è capitato di provare un astio nel cuore reso duro come un
sasso per conti in sospeso, rancori, bocconi amari? Di sole Matilde vuole
illuminare: come per incanto apre il suo cuore al perdono, alla pace, a Dio con
l’immagine di un bellissimo fiore che ancora bagnato dalla rugiada notturna si
apre al luminoso sole del mattino. Ancora con Matilde vogliamo viaggiare:
piccole nuvole con le mani toccare, a piedi nudi in un prato passeggiare,
liberi sulla riva del mare trotterellare per incontrare in un girotondo un
bimbo biondo, una bambina dagli occhi di notte; bimbe dalla pelle color miele,
bimbi color cioccolato. Dammi la mano: vieni anche tu nel girotondo per il
mondo. Per andare dentro, oltre e dietro le cose nella foresta di storie ti
devi inoltrare. Nelle storie di Matilde troverai amore nello sguardo amorevole,
nel bacio, nella posa della testa sul grembo, nella carezza dei capelli,
nell’umiltà della mamma che tesse grano nella danza tra fisico, mente,
intelligenza e cuore, per serbare l’amore, per non dimenticare. Nelle sue
storie scoprirai che le stelle non sono nate senza un motivo;come un bambino
fissato dagli occhioni di un cagnolino infreddolito mai più solo ti sentirai.
Un re che fa le capriole per tutte le stanze del castello ti stupirà grazie
alla fulgida scia luminosa, a quell’attimo eterno, ai due desideri uguali, alle
due figlioline gemelle. Ma avrò anch’io la “pollacchiuria”? Avrò anch’io quella
paura? Quell’amore straripante, l’emozione consonante? Altro fare io non so se
al tuo posto sto. Grazie Matilde che ci sussurri all’orecchio del cuore ciò che
la tua mamma diceva: che non esiste nessuna notte così lunga ed infinita da non
conoscere le luci dell’alba. Placa ancora con il tuo entusiasmo l’onda grande
del respiro affannoso, la smania, la tristezza che fiacca il respiro. Le tue
storie son segnali di fumo: “Perché Signore? Perché anche questo?” quante volte
chiediamo. E quando tutto si incendia ecco il fumo che attira la nave, il salto
fiducioso nelle braccia del Padre. Ah Matilde cosa mi combini? Mio figlio
Gennaro ha selezionato storie a unico soggetto: il cane. Eh sì. Ci dice di Buck
: “di questa storia mi è piaciuto che la padrona del cane gli fa molti
complimenti; gli dice che è bravo in molte cose” e si incanta con Nerina i suoi
cuccioli. “Questa storia è stata molto bella soprattutto quando dice che
l’arrivo di Nerina è stato un segno di Gesù Bambino; mi è piaciuto il fatto che
aveva due cani, poi tre e alla fine sono arrivati altri tre cani: Carbone, Tito
e Alice quindi in tutto ha cinque cani (ha sbagliato l’addizione Gennaro …erano
sei; troppo emozionato) e la sua padrona ha molto, molto coraggio ad averli.
Storie e cani. Sonno e viaggi: che binomi vincenti per Gennaro: “Elena sta con
il suo Dodò e sta leggendo le storie con lui; all’improvviso si addormenta
rapita dalla storia e Dodò scompare. Elena lo cerca ma non lo trova. Al suo
risveglio si accorge che Dodò l’ha vegliata nel sonno. “ E sentite cosa scrive
a commento di -Una giornata a pesca con papà- : “ in questa favola mi ha
colpito che Luca non vuole andare con il suo papà a pescare e questa cosa è strana
perché i figli vogliono uscire con il loro padre” firmato Gennaro. Come dice
Matilde “larga la mano stretta la via, dite la vostra che io ho detto la mia.” Radioso
viaggio allora, in mille giravolte affaccendati, da un aquilone di emozioni
trasportati. Un affettuoso “glu-glu”.
Enrica Romano e Gennaro Dell’Aversana
Enrica Romano e Gennaro Dell’Aversana
Prof.ssa
Enrica Romano