12 luglio 2012

L’ex opera salesiana di Piedimonte Matese diventerà sede Centro Operativo Misto della Protezione Civile.


Vincenzo Cappello
PIEDIMONTE MATESE.  Al Comune di Piedimonte Matese è stato assegnato un contributo dalla Regione Campania  di circa un milione di euro finalizzati all’esecuzione di interventi strutturali di rafforzamento locale o di miglioramento sismico e ricostruzione degli edifici e delle opere infrastrutturali di interesse strategico, che saranno destinati  per interventi strutturali agli edifici dell’ex Opera Salesiana  Don Bosco di Piedimonte Matese che diventerà sede del Com - Centro Operativo Misto struttura della Protezione Civile utile al coordinamento delle operazioni di emergenza, in rete con tutti i comuni circostanti. Alcuni locali del complesso, sono stati già utilizzati dal nucleo piedimontese di Protezione Civile per il deposito dei mezzi. Del potenziamento, possibile grazie all’impiego dei fondi assegnati, ne gioveranno in questo modo non solo gli abitanti del capoluogo matesino, ma anche quelli dei comuni limitrofi. “Siamo molto soddisfatti – commenta il sindaco Vincenzo Cappello  per aver ottenuto questi fondi che vanno ad aggiungersi a quelli già concessi, per il campetto polivalente ad esempio, e a quelli candidati a finanziamento per valorizzare l’area”. L’istituzione di un  Centro Operativo Misto con sede a Piedimonte Matese rappresenta una scelta strategica per tutto l’alto casertano in quanto, in caso di eventi sismici, il coordinamento delle componenti del Servizio nazionale della Protezione civile, avviene, ai vari livelli territoriali e funzionali, attraverso il cosiddetto ‘Metodo Augustus’, che permette ai rappresentanti di ogni ‘funzione operativa’ (Sanità, Volontariato, Telecomunicazioni, …) di interagire direttamente tra loro ai diversi ‘tavoli decisionali’ e nelle sale operative dei vari livelli come il Centro Coordinamento dei Soccorsi (CCS), il Centro Operativo Comunale (COC) ed il Centro Operativo Misto (COM), avviando così in tempo reale processi decisionali collaborativi.
Pietro Rossi