04 giugno 2012

IL SINDACO AVECONE CHIARISCE I PUNTI DEL MANCATO DISSESTO FINANZIARIO DI ALIFE.


Giuseppe Avecone
Alife – “In un pubblico dibattito non si toglie mai la parola alle istituzioni”: rammaricato, ma sereno, il Sindaco Giuseppe Avecone, che in maniera pacata precisa alcuni passaggi cruciali del dibattito avutosi in aula consiliare, organizzato dal gruppo di opposizione ed a cui hanno partecipato anche componenti la maggioranza consiliare, con il Sindaco in testa. “Dal loro manifesto si evinceva che doveva essere un pubblico dibattito – esordisce il Sindaco Avecone - che avrebbe dovuto impostarsi come un confronto democratico tra cittadini ed istituzioni, sia maggioranza che opposizioni, ma così non è stato; anzi, sono stato chiamato in causa più volte a rispondere a domande fattemi da cittadini di Alife, e non mi è stata concessa del tutto la possibilità di rispondere, risolvendo il tutto in un semplice monologo della minoranza. Ed allora si deve necessariamente precisare che sono state dette grosse falsità – continua il primo cittadino. Che questa amministrazione comunale avrebbe aumentato l’Ici. Ma non è vero. Che avrebbe aumentato l’addizionale Enel. Non è vero neanche questo. E’ stato il Governo centrale che aveva chiesto di procedere in tal senso, ma poi l’iniziativa è stata revocata e l’argomento, già indicato come punto all’ordine del giorno in un consiglio comunale, è stato sospeso, e non più votato. Evidentemente chi asserisce questo, o non c’era in quel consiglio comunale o era con la testa da un’altra parte. Questa amministrazione ha ritoccato lievemente l’aliquota dell’addizionale comunale Irpef. Ma intanto il Comune di Alife rimane il Comune dell’alto casertano con l’aliquota più bassa in assoluto – precisa Avecone – con lo 0,03% (Piedimonte Matese, infatti, ha lo 0,08%, San Potito Sannitico 0,04%, Gioia Sannitica 0,05%, Sant’Angelo d’Alife 0,08%, Raviscanina 0,04%, Ailano 0,04%, Alvignano 0,08%, Dragoni 0,05%, Castello del Matese 0,06%, Baia e Latina 0,08% e San Gregorio Matese 0,08%, questi ultimi due Comuni enti dissestati - fonte MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze). Poi il Sindaco pone un interrogativo: “cosa sarebbe successo in caso di dissesto, ossia la situazione proposta dalla minoranza? Oltre al fatto che il nostro Comune non poteva più contrarre mutui per la realizzazione di opere pubbliche, ma quale conseguenza ci sarebbe stata per i tributi locali? L’addizionale comunale Irpef sarebbe schizzata allo 0,08%, come per gli altri Comuni dissestati dell’alto casertano, facendo registrare un incremento del 166,67% del tributo. Per l’IMU, le cui decisioni saranno sempre dettate in funzione della popolazione alifana, abbiamo studiato delle proiezioni che ci portano a considerare un’aliquota sulla prima casa allo 0,2% (in caso di dissesto chiesto dall’opposizione sarebbe dovuta essere obbligatoriamente per legge dello 0,4%, con un incremento del 100%); su altri fabbricati dello 0,28% (in caso di dissesto sarebbe dovuta essere dello 0,38%, con un incremento del 35,71%); stesse cifre e raffronti anche per le aree fabbricabili; la Tosap temporanea per i mercatari, dai 12 euro metri lineari sarebbe passata ai 15,49 (in caso di dissesto), con un incremento del 29,12%; il trasporto scolastico è gratuito, ma in caso di dissesto il servizio avrebbe dovuto avere una copertura totale del servizio (quindi con un incremento del 100%); stesso discorso per la mensa scolastica alle fasce deboli della popolazione, e per tutti gli altri servizi per il sociale, quali i soggiorni climatici, le cure termali, i servizi culturali e ricreativi; le utenze di fognatura e depurazione, ora al 56,63%, sarebbero balzate all’80%, con un incremento di oltre il 41%. La Tarsu? Altre falsità – commenta il Sindaco. Nel computo totale dei costi da coprire obbligatoriamente per legge vanno inseriti anche i 4 dipendenti comunali, la manutenzione, e la benzina, dei mezzi deputati alla raccolta della spazzatura, senza contare che sull’incasso dei ruoli il Comune di Alife deve all’ente Provincia, tra quota per l’indifferenziato ed addizionale provinciale, circa 152mila euro a saldo dell’annualità 2011”. Giova ricordare, infine, che un creditore non è detto che debba accontentarsi di percepire una percentuale sul credito che vanta nei confronti di un ente pubblico, ma può anche decidere di aspettare i tempi richiesti dalla legge, recuperando tutta la somma che gli spetta di diritto. E sulla lezione di economia di finanza pubblica tenuta dal capogruppo dell’opposizione, Cirioli (è stato più volte sul punto di voler abbandonare la sala) sui conti del 2009 e 2010, il Sindaco Avecone è stato lapidario: “I dati del 2009 e 2010 non ci appartengono”. Capitolo Cinema Volturno: intanto il Sindaco Avecone tiene a precisare che “sono iniziate le azioni legali per la risoluzione della problematica”; poi, alla provocazione che sarebbe stato negato questo pubblico dibattito davanti il Cinema stesso, nei pressi di Porta Fiume, giova ricordare che la struttura è fatiscente e pericolante e, stando al dettagliato rapporto del Comando Vigili Urbani, “per la pubblica incolumità era necessario spostare l’evento in un luogo sicuro”. Capitolo scuole: l’amministrazione comunale Avecone ha chiesto un finanziamento di 450mila euro alla Regione Campania, assessorato all’istruzione, ai sensi del programma opere strategiche, per i lavori di messa in sicurezza della scuola media “Niccolò Alunno” e della scuola elementare della frazione di San Michele. Proprio al plesso scolastico di San Michele, l’opposizione ha puntato il dito su un tunnel che si sarebbe dovuto costruire davanti l’attuale refettorio, per permettere agli alunni di recarsi dalle aule alla sala adibita per il pranzo senza uscire dall’edificio. Intanto l’amministrazione comunale Avecone si è preoccupata di non far revocare il finanziamento regionale, e c’era il rischio grosso che ciò potesse accadere; e quindi, dopo la rassicurazione circa la copertura finanziaria di un’opera prevista da un decreto di 4 anni fa, si è valutata l’opportunità stessa di costruire un tunnel lungo oltre 300 metri (se si considera il dislivello delle strutture), con relativi problemi gestionali, di manutenzione, di riscaldamento; si è ritenuto più conveniente, pertanto, puntare alla costruzione di un altro refettorio, di 110 metri quadri circa, accanto alla struttura scolastica esistente, destinando l’attuale refettorio a sala auditorium; anche il valore venale del bene aumenterebbe notevolmente. In merito, vi è già in corso uno studio di fattibilità. Altro attacco da parte della minoranza deriva dalla mancanza di iniziative culturali: “l’evento Muse e Musei ad Alife di qualche mese fa, a costo zero per l’ente, poiché interamente finanziato con fondi provinciali, ha richiamato molte persone, oltre che istituzioni da ogni paese; come la presentazione delle bocche di epoca romana – conclude il Sindaco Avecone - e le quattro manifestazioni con lo slow food”.
Pietro Rossi