30 giugno 2012

Cinque anni di ATC, il bilancio di D’Angelo: ‘La caccia risolleverà le sorti dell’economia’


Ricerca scientifica e gestione del territorio, sono gli elementi che hanno caratterizzato l’ultimo quinquennio dell’Ambito Territoriale di Caccia di Caserta guidato dal presidente Antonio D’Angelo. Un periodo, quello compreso tra il 2007 e il 2012, particolarmente ricco di progetti, iniziative e ricerche illustrate questa mattina al Real Belvedere di San Leucio in occasione di un convegno ad hoc al quale hanno preso parte anche il presidente della Provincia, Domenico Zinzi, e il sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio. Ad aprire i lavori il presidente D’Angelo che ha puntato i riflettori sui traguardi raggiunti dall’Atc: ‘Sono orgoglioso di presentare un bilancio trasparente che anche quest’anno è stato chiuso in attivo malgrado le innumerevoli attività poste in essere sul territorio. Siamo riusciti a concretizzare infatti molti dei progetti che avevamo annunciato, uno fra tutti quello di dare il via all’allevamento delle lepri in loco attraverso un bando di gara al quale hanno partecipato davvero tanti agricoltori e allevatori. L’Atc non si occupa infatti soltanto di caccia ma anche di ambiente e territorio, studio e ricerca scientifica delle diverse specie, valorizzazione dell’habitat naturale e difesa del patrimonio faunistico’. E rivolgendosi poi alle istituzioni presenti il presidente ha aggiunto: ‘Spero si rendano conto di quanto il lavoro dell’Atc contribuisca al rilancio e allo sviluppo economico del territorio e ci aiutino a implementare ulteriormente questo settore’. Al sindaco in particolare il presidente D’Angelo ha poi chiesto la possibilità di trasferire al Belvedere la sede distaccata dell’Atc. ‘Non posso assumere impegni al riguardo perché si tratta di un sito Unesco sottoposto a molti vincoli – ha replicato il sindaco – ma posso garantire la concessione di un locale comunale in città per ospitare le attività dell’Ambito’.  Il presidente Zinzi dal canto suo ha assicurato invece massima attenzione alle problematiche che attanagliano il settore e alle istanze che provengono dalla categoria: ‘Ci siamo battuti in passato – ha spiegato nel suo intervento – per scongiurare che venissero modificate competenze e territorialità degli ambiti, continueremo a lottare in futuro per impedire che le risorse versate dai cacciatori vengano distratte per altri usi. Da parte di questa amministrazione ci sarà sempre grande attenzione alle vostre richieste e alle vostre esigenze’. Al convegno anche il presidente dell’Atc di Benevento, Antonio Ricciardi, e il presidente regionale di Confagricoltura, Michele Pannullo. Entrambi d’accordo sulla necessità di fare squadra per migliorare la situazione in Campania. Particolarmente nutrito il parterre dei relatori che, nei loro interventi, hanno affrontato - con dovizia di particolari - tutti gli aspetti che riguardano la vita e le attività dell’Atc: Vincenzo Cavaliere, consulente tecnico-scientifico ha illustrato i risultati di una importante ricerca, condotta dall’Ambito in collaborazione con l’Università ‘Federico II’ di Napoli, in merito al monitoraggio delle specie di interesse venatorio; il presidente dell’associazione ‘Amici di Scolopax – onlus’, Alessandro Tedeschi, ha mostrato invece, attraverso un filmato esclusivo, tutte le fasi propedeutiche all’osservazione dei percorsi migratori delle beccacce che viene effettuato grazie ad un monitoraggio satellitare; il dottor Fausto Cappelletti dell’Agritech di Teramo (società proprietaria di due centri di produzione selvaggina)  ha raccontato invece la sua esperienza di imprenditore del settore faunistico, sottolineando limiti ma anche benefici di questa attività; il dottor Domenico Vigliotti si è soffermato sui progetti relativi alle zone di ripopolamento e cattura e agli allevamenti di lepri in loco; l’ingegnere Massimo Morace infine ha relazionato sugli ‘Adempimenti tecnico-burocratici per l’istituzione di allevamenti di selvaggina’.