31 gennaio 2012

IL GOTHA DELLA CARDIOLOGIA MOLECOLARE SI RIUNISCE IN NEUROMED.

Pozzilli (IS). È in programma per giovedì e venerdì, 2 e 3 febbraio, la seconda edizione del Cardionetwork, il meeting delle firme più rinomate della cardiologia molecolare italiana finalizzato a fare il punto sullo stato della ricerca legata a problematiche connesse a patologie cardiologiche e neurovascolari. Dopo la prima edizione, che ha riunito a Torino più di 50 ricercatori, l’appuntamento 2012 è nei laboratori dell’IRCCS Neuromed di Pozzilli (IS). Organizzatori scientifici dell’evento sono i proff.ri Giuseppe Lembo, Guido Tarone e Mauro Giacca. Il primo, Responsabile delle unità cliniche e di ricerca di angiocardioneurologia dell’IRCCS molisano e docente ordinario dell’Università Sapienza di Roma presso il Dipartimento di Medicina Molecolare, in questi giorni è nuovamente tornato alla ribalta della cronaca per essere stato individuato, dalla prestigiosa rivista scientifica americana Circulation, come uno dei più interessanti ricercatori europei dedicati allo studio di patologie cardiovascolari. Mauro Giacca, professore di Biologia Molecolare, è il Direttore del Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia (ICGEB) di Trieste, mentre Guido Tarone è professore ordinario di Scienze Biomediche e Oncologia all’Università di Torino. Altrettanto qualificato il parterre dei relatori, che si alterneranno nelle due giornate, provenienti dai più prestigiosi istituti di ricerca e didattica di tutta Italia, dal CNR di Napoli, Padova e Milano all’Università “Sapienza” di Roma, dall’Università di Salerno a quella di Padova, dall’Istituto “Mario Negri” di Milano all’Istituto Superiore di Sanità, passando per le Università di Novara e Udine. Il network si prefigge l’obiettivo di mettere in contatto tra di loro tutti i ricercatori del settore impegnati in ricerche all’avanguardia, al fine di confrontarsi sui reciproci progetti e scambiarsi know-how anche nell’ottica di stabilire sinergie tra diversi Istituti che possano condurre a risultati in tempi ancora più brevi, nell’interesse di quei pazienti affetti da patologie cardiovascolari che non dispongono ancora di cure sufficientemente efficaci.

Ufficio Stampa Neuromed